Al momento la pop star non si è ancora espressa sul caso. Ma non si esclude che possa far causa all’azienda
X ha riabilitato le ricerche delle parole Taylor Swift dopo l’ennesima polemica che ha investito il social network di Elon Musk. Durante il week end scorso diversi utenti hanno iniziato a pubblicare sulla piattaforma foto realizzate con l’intelligenza artificiale che ritraevano la pop star in pose esplicite.
Taylor Swift farà causa a X?
X è intervenuto cancellando questi contenuti parecchie ore dopo, confermando i timori che da tempo circolano, ossia che l’azienda non sarebbe realmente attrezzata a moderare i contenuti come dovrebbe. Alcune immagini fake di Taylor Swift sono rimaste online per 17 ore prima che venissero rimosse.
X ha in un primo momento oscurato tutte le ricerche dei termini Taylor Swift. La cantante, come si legge sulla stampa estera, non si è al momento espressa sulla questione ma non è escluso che possa far partire un’azione legale contro la società di Elon Musk.
Taylor Swift è stata nominata persona dell’anno, comparendo sulla prima pagina della rivista Time. A 34 anni, l’artista è un esempio globale di quanto l’intrattenimento e la musica generino enormi introiti economici. Il Washington Post ha calcolato quanti soldi la cantante ha permesso di far circolare nell’economia USA grazie al suo tour: 5,7 miliardi di dollari. Non poteva dunque mancare un nuovo termine coniato per descrivere questo fenomeno: Swiftonomics.
Cosa si rischia con AI e fake news?
Dopo aver acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari Elon Musk ha deciso che la piattaforma si sarebbe trasformata in una piazza digitale del free speech, contro ogni forma di censura. Così facendo, sostengono i critici, sul social sono riapparsi post complottisti e incendiari. Sul fronte lotta alle fake news la linea di Musk non è peraltro ancora chiara, dal momento che il suo scopo è rafforzare il lavoro dei Community Notes (ossia è la piattaforma che si autoregola).
Da anni le fake news sono un problema per la salute del dibattito all’interno delle democrazie. Con l’introduzione di strumenti sempre più efficaci e diffusi di intelligenza artificiale il rischio è che contenuti (video, immagini e audio) possano inquinare ancora di più l’arena pubblica. Nel 2024 ci saranno molte elezioni in giro per il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti. E la preoccupazione di molti è che simili tecnologie costituiscano serie minacce.