«Abbiamo molti potenziali acquirenti. C’è un enorme interesse per TikTok. Mi piacerebbe vederlo rimanere in vita». Il presidente USA Donald Trump è tornato a parlare del destino del social di ByteDance. Entro sabato 5 aprile la Big Tech deve vendere la piattaforma a un soggetto non cinese, pena la messa al bando dal territorio USA. Lo stabilisce una legge, approvata in maniera bipartisan nel 2024, i cui effetti erano stati prorogati dal tycoon subito dopo l’insediamento a gennaio scorso. Che cosa è cambiato da allora?

TikTok, è la settimana decisiva?
Secondo Trump entro sabato sarà raggiunto un accordo per la vendita di TikTok. A farsi avanti sono stati diversi soggetti e imprenditori. Oracle, la società fondata da Larry Ellison, è stata più volte definita vicina all’affare dal momento che il social ne utilizza i server negli Stati Uniti. Mesi fa Trump ha fatto anche il nome di Musk, il patron di X, come potenziale acquirente.

Per acquisire TikTok si è fatta avanti anche la startup Perplexity, i cui piani puntano a rendere la piattaforma open source. E poi c’è stato anche MrBeast che si sarebbe mostrato interessato all’affare. Nei giorni scorsi si è scritto infine del fondo di private equity Blackstone. Per il momento ByteDance non ha commentato alcuna indiscrezione.
TikTok è utilizzato da 170 milioni di utenti negli USA e alla vigilia del giuramento di Trump era rimasta offline per alcune ore. C’è ancora tempo per evitare la cacciata dagli USA? Il capo della Casa Bianca ha evidenziato il ruolo che il governo di Pechino potrebbe giocare nel deal, promettendo anche uno sconto sui dazi nel caso in cui il suo omologo Xi Jinping favorisca l’accordo.