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«Nel momento in cui ti rapporti con una multinazionale con un’esperienza più ampia la sua visione ti dà un’opportunità in più. Anche per capire gli errori». Per raccontare la nuova call di Unleashed 2025, il percorso di accelerazione di Purina dedicato alle startup del settore pet-tech, abbiamo intervistato Alessandra Chianale, Chief Product Officer di AITEM, società italiana che è stata selezionata tra le sette vincitrici a livello globale nella scorsa edizione.
L’intervista al team italiano che ha partecipato a Purina Unleashed
Hanno realizzato LAIKA, un software di Intelligenza artificiale sviluppato specificamente per veterinari e pensato per supportare ogni fase del processo clinico. La sua testimonianza, come rappresentante dell’ecosistema italiano, è utile per capire le opportunità a disposizione di molte aziende italiane che, con servizi e prodotti già pronti o sul mercato, possono accelerare il proprio business.
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Cosa vi ha convinto a partecipare alla call di Unleashed e che passaggi avete seguito?
Ci sono una serie di step intermedi, come le interviste, in cui viene presentato il business plan. Purina cerca di capire quali saranno i benefici delle eventuali collaborazioni con le startup. Noi lavoriamo molto sulla medicina veterinaria e Purina, con il Purina Institute, ha una serie di conoscenze nel pet-food molto importanti. L’opportunità di collaborare con un partner di questo tipo ci ha spinto a partecipare.
Avevate già un prodotto?
Sì, siamo attivi in Italia e in Europa. Il nostro è un tool a supporto dei veterinari per la diagnosi differenziale. Possono inserire tutti i dati della visita di cani e gatti: caricare esami, emocromo e molto altro. Il sistema di Intelligenza artificiale aiuta il medico tramite un chatbot. Il punto con Purina era capire come lo strumento di AI potesse essere a supporto anche della nutrizione. A volte non sempre viene toccato come argomento, ma è molto importante per la cura dei pet.
Quali sono stati i momenti più significativi nel vostro percorso in Unleashed?
La prima settimana di on-boarding è stata davvero significativa. Ci siamo incontrati tutti in Svizzera. Ogni startup ha tre persone di riferimento. Ci hanno affiancato un veterinario data la nostra tecnologia. È stata un’esperienza davvero intensa: si va ad analizzare il mercato, il target customer, viene fatta una presentazione a tutto il leadership team di Purina. Non è banale. L’altro momento importante è la graduation, ovvero quando vai a portare i risultati del progetto al leadership team. Se devo però scegliere qual è stato il momento più importante dico l’on-boarding. Durante la prima ora c’è stato un momento in cui io e il mio collega ci siamo resi conto di quanto eravamo stati bravi. La nostra startup era tra le sette vincitrici a livello mondiale.

In che modo Unleashed ha influenzato lo sviluppo del vostro prodotto?
A livello di analisi del prodotto ci hanno aiutato moltissimo. Abbiamo fatto ricerche di mercato con interviste. Ci hanno sostenuto per validare concetti che avevamo in mente e che dovevano essere verificati. Abbiamo confermato funzionalità che dovevano essere introdotte. Ci hanno aiutato a mettere nero su bianco la prospettiva futura del prodotto.
Porterete le novità sulla piattaforma?
Come AITEM le introdurremo sulla piattaforma. Per quanto riguarda la collaborazione con PURINA stiamo costruendo tutto insieme a loro. C’è l’idea di una collaborazione per andare a inserire alcuni aspetti di una versione di un tool. Parte della graduation che ha presentato i risultati contiene un business model di collaborazione. Quello che stiamo esplorando è il collegamento tra AI e nutrizione.
Perché una startup dovrebbe candidarsi a Unleashed?
Aggiunge un punto di vista diverso rispetto a quello personale della startup, che potrebbe essere influenzato da bias. Nel momento in cui ti confronti con una multinazionale con un’esperienza più ampia la sua visione ti dà un’opportunità in più. Anche per capire gli errori. Lavorare con una multinazionale ti dà poi l’idea della complessità. E accade tutto in un lampo: 20 settimane trascorrono molto velocemente.

Durante il percorso quali competenze avete rafforzato?
Soprattutto le competenze analitiche. Analizziamo meglio i dati che abbiamo a livello di mercato. E poi siamo più attenti all’urgenza di dare messaggi chiari e diretti. Eravamo sul mercato da un po’ di tempo, avevamo fatto ricerche. Ma ripeterle ci ha permesso di migliorarci.
Cosa pensi abbia fatto sì che la vostra startup venisse selezionata da Unleashed?
Secondo me li ha colpiti il nostro target di mercato. Le persone a cui ci rivolgiamo, ovvero i veterinari. Molte altre startup si rivolgevano ai pet owner. Noi abbiamo dato questa differenza. Abbiamo questo chatbot in esclusiva per i veterinari. Questa secondo me è stata la chiave. Una volta selezionati mi ha davvero colpito l’entusiasmo del team italiano di Purina: ci hanno accolti nel loro network.