L’acqua è al centro delle sfide globali del Millennio, una risorsa essenziale per la vita e per lo sviluppo economico. E sono proprio l’acqua, insieme alle tecnologie che ne permettono una gestione più accorta e smart, ad essere al centro del nostro report realizzato in occasione dell’evento “SETE, 100 idee per salvare il mondo”, realizzato in collaborazione con la Regione Puglia, Acquedotto Pugliese (AQP) e UNIDO ITPO Italy.
Scarica gratuitamente il report con le 100 idee innovative che abbiamo selezionato
Abbiamo immaginato questo report come una guida alle water technologies, per offrire spunti, curiosità, dettagli e numeri sul settore in Italia, in Europa e nel mondo, ma soprattutto per mostrare le buone pratiche che ci sono nel nostro Paese.
Al termine del paper troverete le 100 startup, PMI innovative e idee ancora in fase progettuale, che abbiamo selezionato per l’occasione: 10 di loro sono le protagoniste a Bari dell’evento SETE in occasione di Accadueo – la manifestazione internazionale dedicata alla filiera idrica – al Centro Congressi Fiera del Levante. Una tra queste si aggiudicherà il premio #mareAsinistra, progetto della Regione Puglia che si mette a centro di un percorso di valorizzazione e attrazione dei talenti innovativi.
Tra loro c’è chi ha già tracciato una direzione chiara da tempo, chi lo ha fatto in questi anni recenti: tutte, nessuna esclusa, raccontano la ricerca di un compromesso sostenibile con l’ambiente, un patto sistemico che unisca i fattori in campo e metta nuovi importanti strumenti tra le mani di chi con l’acqua ci lavora, la consuma, la utilizza, la trasporta.
Il tech a servizio delle sfide globali
Il nostro report segue un approccio metodologico, che poi è lo stesso che caratterizza le startup che riescono a fare strada, e parte cioè da un problema – in questo caso da un macro problema – che riguarda gli sprechi dell’acqua che avvengono e quanto questi siano ancora più preoccupanti in relazione a fenomeni come la siccità e l’aumento della popolazione, soprattutto in alcune aree del mondo, come quella del Mediterraneo. Nel 2021, in Italia sono stati prelevati 30 miliardi di metri cubi d’acqua, ma il 42,4% di questa viene dispersa, una percentuale drammatica rispetto alla media europea del 25%. La gestione inefficiente colpisce soprattutto il Mezzogiorno, con punte di spreco oltre il 50%.
Il tech, in sfide globali come questa, diventa un fattore abilitante. Lo smart metering, la gestione digitale delle risorse idriche, fino alle tecnologie di dissalazione, sono solo alcuni esempi di come le evoluzioni tecnologiche oggi riescano a limitare i danni di fenomeni come i cambiamenti climatici e, in particolar modo, consentano una riduzione dei consumi d’acqua soprattutto in industria e in agricoltura, oltre a nuove forme di produzione di energia pulita, basti pensare a quella generata dai moti ondosi, e ancora nuovi processi per garantire una maggiore pulizia dei bacini d’acqua, dei mari e degli oceani.
L’impatto economico e le opportunità per startup e PMI
Nel report proviamo a dare qualche numero sull’impatto economico dell’acqua in Italia, in Europa e nel mondo. Quanto al nostro Paese, il ciclo idrico esteso dell’acqua genera il 19% del PIL italiano, coinvolgendo oltre 92 mila lavoratori e creando un valore aggiunto di 367,5 miliardi di euro. Un’occasione d’oro per le startup e le PMI innovative, soprattutto in settori che hanno trainato gli investimenti di innovazione in Italia, come è successo nell’agritech, che in Italia ha generato un valore di 1,6 miliardi di euro in Italia , con una crescita del +74% l’anno dal 2017 al 2021.
A livello globale, il mercato dell’acqua crescerà fino a 430 miliardi di dollari entro il 2030. Parliamo di numeri che permettono anche di comprendere l’interesse dei venture capital nella water tech economy: solo nel 2023 i venture capital hanno sostenuto le startup del settore con oltre 1,2 miliardi di dollari.
100 idee che salvano il mondo
Nella sezione conclusiva del report mappiamo 100 progetti innovativi che spaziano dai sistemi di recupero delle acque reflue, all’agritech, passando per le tecnologie in grado di misurare gli sprechi in modo smart o di produrre energia pulita. Startup come PlanetFarms che si distingue per il vertical farming, che consente una riduzione del 95% del consumo idrico. Come BlueEcoLine che utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare e censire i rifiuti plastici nei fiumi; o ancora soluzioni come PipeIn che si occupa della manutenzione predittiva delle condotte di acquedotto e oleodotti, riducendo gli sprechi e il rischio di rottura e aumentando la vita media delle condutture. E ancora Genius Watter, una soluzione per desalinizzare tramite osmosi inversa, purificare e distribuire acqua pulita da fonti di acqua salina, salmastra e contaminata, ovunque sia necessario.
Questi progetti non solo rispondono ai bisogni attuali, ma anticipano le sfide future, ma sono solo alcuni esempi di una lista che vi sorprenderà per l’innovatività dell’idea, la capacità di esecuzione e di attrarre investimenti.
La Puglia al centro dell’innovazione
Nel report evidenziamo alcune delle buone pratiche sulla gestione dell’acqua che vedono il Mezzogiorno d’Italia, e in particolare, la Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese rappresentare, grazie al loro impegno negli anni, dei veri e propri hub per l’innovazione sostenibile. L’Acquedotto pugliese, in particolare, ha guidato la trasformazione della gestione idrica nella regione. Grazie all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione delle reti, AQP ha ridotto di 80 milioni di metri cubi il prelievo di acqua dall’ambiente, mantenendo inalterato il servizio. Inoltre, il 99,9% delle acque reflue viene sottoposto a depurazione avanzata, con l’obiettivo di raggiungere il 100% del riuso agricolo entro il 2028.
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