Dal 5 al 9 novembre a Mantova va in scena “Segni d’infanzia”, con un appuntamento per riflettere sull’insegnante multitasking
Dal 5 novembre al 9 novembre si terrà la nona edizione di “Segni d’infanzia”, il Festival internazionale d’arte e teatro per le nuove generazioni. La scommessa lanciata dalla direttrice artistica Cristina Cazzola, di avvicinare all’arte la generazione digitale e le loro famiglie, è ben riuscita. Ancora una volta nella splendida cornice della città di Mantova, la parola innovazione troverà la sua declinazione a teatro, nelle letteratura, nelle arti visive. Più di 200 eventi in 25 location storiche diverse daranno spazio a tante compagnie italiane ed internazionali, a convegni e incontri.
Tra gli ospiti anche Frankie hi-nrg mc che racconterà il suo incontro con l’Hip Hop come linguaggio e come forma d’arte capace di comunicare concetti importanti in velocità e leggerezza a grandi e piccini. E a proposito di linguaggi “Segni d’infanzia” quest’anno dedica un pomeriggio ad una riflessione innovativa “L’insegnante multitasking”.
Mercoledì 5 alle 15 al Teatro delle Cappuccine, il filosofo Armando Massarenti, responsabile del supplemento domenicale del “Sole 24 ore”; il professore do sociologia Marina D’Amato; il maestro Paolo Limonta e Marco Guerra, presidente di Confindustria Assodidattica, si dedicheranno a ragionare sulla figura del maestro contemporaneo e sulle mille competenze che gli sono necessarie. In un’epoca in cui le nostre scuole hanno le lavagne multimediali, i tablet, la didattica 2.0 ma devono anche raccontare storie, insegnare a cercare le domande giuste, stimolare alla lettura, il maestro moderno deve imparare ad essere versatile, a usare più strumenti. Un convegno decisamente interessante che unisce l’esperienza di chi sta in cattedra a chi analizza dall’esterno questo fenomeno pedagogico che trasformerà le nostre lezioni.
Venerdì 7 sarà la volta invece di un convegno dal tema “Bussole e mappe per l’Europa giovane e creativa”: un appuntamento per comprendere quali sono gli strumenti e le opportunità di reti esistenti in Europa e in Italia. Silvia Costa, presidente della commissione cultura ed educazione del Parlamento Europeo; Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani; Giovanni Palmieri, presidente Assitej Italia; Luisa Carnelli, coordinatrice del progetto Effe della Fondazione Fitzcarraldo; Philippe Schlienger, direttore del festival Momix Réseau Résonance e Agnes Seurat parleranno delle buone pratiche per lo sviluppo della progettualità in rete per e con le nuove generazioni.
Un festival che è in grado di coniugare le far vivere la danza, il teatro parlando alle nuove generazioni: a Mantova la parola futuro entra in scena, trova espressione nella danza, nel cinema, nel racconto. Per quattro giorni chi parteciperà a “Segni d’infanzia” potrà esplorare percorsi sensoriali nuovi grazie alla musica e allo spettacolo. Un festival già maturo ma sempre capace di rinnovarsi, capace di attrarre migliaia di persona in una città che in questi anni è stata capace di distinguersi dalle altre in Lombardia e non solo, per l’investimento nella cultura.