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Empow[h]er è un progetto di Asus, sviluppato con Tutored e Polihub, che supporta studentesse e neolaureate nella creazione di startup
Stimolare l’imprenditorialità femminile; incentivare skills e competenze di giovani talenti; supportare idee innovative e vincenti: con questi obiettivi è nato Empow[h]er, il progetto lanciato da Asus e la startup Tutored in collaborazione con PoliHub. “Solo il 10% delle startup presenti oggi sul mercato italiano è guidato da donne – afferma Lavinia Fogolari, Marketing manager di ASUS – Per questo, Empow[h]er si rivolge a ragazze competenti e volenterose dando loro l’opportunità di mettersi in gioco a supporto dell’imprenditorialità femminile”. ASUS ha deciso di avvalersi della collaborazione di PoliHub, l’acceleratore di startup del Politecnico di Milano, e della startup Tutored, che si propone come punto d’incontro digitale di studenti universitari e neolaureati con le aziende, per creare un percorso di formazione e donare valore alle idee più innovative in linea con il purpose del progetto. “PoliHub si impegna a far dialogare le startup con le aziende consolidate. Le prime hanno bisogno delle altre per validare le proprie soluzioni sul mercato, mentre le seconde trovano nelle startup spunti e prodotti per innovare la propria offerta, contribuendo allo stesso tempo a sostenere la crescita di nuove imprese”, ha affermato Enrico Deluchi, General Manager di PoliHub.
Empow[h]er fornisce gratuitamente a studentesse e neolaureate tra i 19 e i 27 anni di tutte le Università italiane un percorso di apprendimento sulle metodologie e gli step fondamentali per creare da zero una startup nei settori della Health Care, delle Smart Cities, della Green Economy e della Cybersecurity.
Skills e competenze ricercate da Empow[h]er
Per accedere al programma Empow[h]er non era necessario essere già costituiti come startup. “Era sufficiente avere un’idea o un progetto innovativo, o anche solo aver voglia di mettersi in gioco in prima persona nella realizzazione di una nova realtà – spiega la dottoressa Fogolari – Empow[h]er non è una gara ma, piuttosto, si pone come strumento utile alla creazione di networking ed ecosistema, con la mission finale di proporre le idee più talentuose a una platea di investors, business angels, startuppers consolidati, consulenti e mass media, rendendo l’opportunità sempre più ampia”. Il programma vuole fornire alle ragazze le competenze tecniche di business, di analisi, per porsi domande strategiche volte ad autovalutare la solidità dei propri progetti, presenti o futuri, e per mettere in atto un action plan al fine di migliorarli e renderli attuabili. Quali sono, dunque, le skills richieste dal programma? “Senza dubbio, velocità; flessibilità; capacitàdi networking e di gioco di squadra; coraggio; passione, che sono le competenze ricercate dal mercato stesso”, risponde la Marketing manager. La “selezione naturale” avviene durante lo stesso programma, nel corso del quale le idee meno solide o che faticano ad affermarsi retrocedono spontaneamente. “Abbiamo ricevuto più di 240 richieste nei 10 giorni in cui le candidature erano aperte. All’inizio di questo progetto, insieme a Tutored, abbiamo effettuato un lungo e attento processo di selezione delle candidate, scegliendole non solo perché rispettassero i requisiti base di accesso, ma anche constatandone l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco”, sostiene la dottoressa Fogolari.
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Empow[h]er: i benefit del percorso di formazione
Il programma, completamente gratuito e sviluppato in 8 diverse sessioni formative e ulteriori occasioni di incontro, ha approfondito e identificato aree di forza e di miglioramento delle idee proposte, trasformandole in progetti imprenditoriali. Un percorso, della durata di 4 mesi (da dicembre 2021 a marzo 2022), che culminerà in uno showcase l’8 marzo. “Nel corso di queste settimane, tutte le candidate hanno potuto conoscere e approfondire tematiche come Startup Fundamentals, Business Model Canvas, Crowdfunding, Financial Plan & Metrics, e altri argomenti fondamentali per dare loro le basi necessarie a sviluppare un’idea di startup vincente. Non c’è un numero prefissato di progetti che vedranno la luce al termine del percorso: l’8 marzo conosceremo quelli più solidi, che hanno superato tutte le varie sessioni, sapendo creare forti connessioni tra il team e i diversi ambiti di implementazione dell’idea – spiega la dottoressa Fogolari – e che, attraverso il confronto diretto 1 to 1 con startuppers, esperti, consulenti e mentors, saranno riuscite a sviluppare progetti solidi e pronti per essere lanciati sul mercato. La possibilità di accedere alla startup show-case dell’8 marzo è davvero una grande opportunità, durante la quale le ragazze potranno presentare le loro idee a un panel di esperti e di investitori composto dai promotori del progetto di ASUS, Tutored e PoliHub, business angels, esperti di startup e possibili investitori. In secondo luogo, creeranno connessioni di valore e sinergie, riceveranno feedback e suggerimenti per sfruttare a pieno gli strumenti ricevuti e trasformare il loro progetto in realtà”. Non significa che le idee che non vedremo non siano valide, semplicemente può essere che abbiano necessità di un po’ di tempo in più per trovare e sviluppare il loro piano di implementazione. Coloro che non arriveranno alla fase finale riceveranno, comunque, un attestato di partecipazione e avranno la possibilità di presentarsi nel mondo del lavoro con un importante bagaglio di competenze specifiche.