Countdown SIOS23 Winter. In vista del nostro StartupItalia Open Summit del 21 dicembre, prosegue il viaggio tra le realtà presenti negli spazi di Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano per incontrare investitori, PMI e grandi aziende. Oggi andiamo alla scoperta di Bonoos
Partiamo da un grande rimpianto: si stima che fino al 60% dei cittadini (inclusi i lavoratori) non conosca, o non riesca a ottenere, i bonus e le agevolazioni pubbliche di cui ha bisogno e a cui avrebbe diritto. Preziose opportunità offerte dal nostro sistema di welfare per il benessere dei dipendenti che sfumano nell’ombra, trascurate e non sfruttate. Come il tesoro nascosto in una mappa misteriosa, queste opportunità attendono pazientemente di essere rivelate e colte, ma troppo spesso non succede. Il tesoro c’è, ma in pochi lo sanno. Per scoprirlo e per trasformare il rimpianto in benefici concreti, proteggendo gli stipendi dei lavoratori, nasce Bonoos, la prima WebApp che mappa, classifica e rende accessibili i bonus e le agevolazioni pubbliche disponibili a livello nazionale, regionale e locale. Un tool facile, intuitivo e completo che offre una user experience orientata alla massima semplificazione nell’accesso alle informazioni e nella gestione degli adempimenti per il take-up dei bonus pubblici. Al team di Bonoos abbiamo chiesto di rispondere a una serie di domande per capire meglio la mission dell’azienda e perché ha deciso di partecipare a #SIOS23 Winter.
Come e quando è nata la vostra idea di impresa?
Lavoriamo nell’ambito del welfare aziendale da oltre quindici anni e veniamo da pregresse esperienze maturate anche in gruppi internazionali nell’ambito dei servizi B2B dedicati al benessere dei dipendenti. Nel tempo abbiamo progressivamente raccolto numerosi spunti e sollecitazioni da parte di HR Director e Welfare Manager sul tema dell’integrazione tra welfare aziendale e welfare pubblico. Molti di loro, infatti, lamentano la mancanza di sinergia tra questi due ambiti ed auspicano soluzioni che possano imprimere una nuova spinta al welfare aziendale, ormai da tempo un po’ appiattito sull’offerta di fringe e flexible benefit proposta dai numerosi provider presenti, la cui attività è poco differenziata ed è ormai spesso vissuta come una commodity, soprattutto dalle grandi imprese.
Emanuele CIPRIANI, co-founder e Presidente e Giovanni SCANSANI, co-founder e CEO
Individuata questa necessità, come vi siete attivati?
Partendo da queste premesse abbiamo analizzato l’ambito dei Public Benefit – così abbiamo ribattezzato i bonus e i contributi pubblici erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli Enti Locali – scoprendo un bisogno diffuso che ci ha convinto a dar vita al progetto rappresentato da BONOOS. Infatti, secondo i dati diffusi da Eurofound e INAPP, fino al 60% dei cittadini non conosce, o non riesce a ottenere, i bonus e le agevolazioni pubbliche di cui ha bisogno e a cui avrebbe diritto.
Quindi parliamo di contributi non riscossi?
Parliamo di un’enorme quantità di contributi non riscossi: è il fenomeno del cosiddetto non-take-up, perché i bonus spessissimo non sono conosciuti o perché le modalità di accesso sono complicate. Facile immaginare quante opportunità e risorse economiche non siano sfruttate da chi invece ne dovrebbe beneficiare.
Perciò avete progettato una App dedicata. Di cosa si tratta?
La soluzione di Welfare Integration che abbiamo realizzato è la WebApp BONOOS che le aziende possono mettere a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori al fine di far conoscere tutti i bonus e i contributi pubblici cui hanno diritto, accrescendo il loro potere d’acquisto senza che siano necessari corrispondenti budget aggiuntivi. Le imprese completano i propri programmi di welfare aziendale colmando il vuoto che fino ad oggi li ha caratterizzati: l’assenza dell’apporto economico espresso dall’offerta pubblica di welfare. Questo significa nella maggior parte dei casi raddoppiare facilmente il complessivo rewarding dei dipendenti.
Quando è nata la Società?
È nata a marzo 2023 ed è sul mercato da aprile; può già contare su una clientela attiva ed alcune migliaia di lavoratori registrati sulla nostra piattaforma dalla quale hanno avuto accesso a numerosi bonus fino a quel momento ad essi del tutto ignoti.
Da chi è composto il vostro team e quali sono le competenze più richieste nella vostra attività?
Oltre a noi co-founder, il team è principalmente composto dal Chief Technology Officer (che diventerà presto un socio) che ha realizzato la WebApp e ne cura lo sviluppo e dalla Social Media Manager che gestisce le attività di marketing e comunicazione. Possiamo inoltre contare su uno staff di figure professionali esperte in ambito fiscale e sociale che sono essenziali sia nella fase di scouting e pubblicazione dei bonus, sia in quella di accompagnamento di lavoratrici e lavoratori verso il take-up delle misure pubbliche.
Avete avviato la ricerca di nuove figure professionali?
Abbiamo avviato la ricerca di figure in ambito sales e operations che, oltre a possedere skill coerenti con lo spirito imprenditoriale necessario per lavorare in una startup, dovranno preferibilmente aver maturato esperienze nel settore dei servizi B2B con target le direzioni HR. Ma l’attività di vendita è già in fermento anche sui canali indiretti ed in particolare grazie alle numerose partnership che abbiamo avviato con i principali provider – per i quali siamo un logico completamento della loro offerta – ed attraverso accordi territoriali con alcune delle principali sedi di Confindustria, a partire da Assolombarda.
Qual è la caratteristica in grado di distinguere il vostro progetto da realtà simili e competitor?
Chiariamo una cosa importante: noi non siamo l’ennesimo provider di servizi di supporto al welfare aziendale; oggi ci sono quasi 100 operatori e sono tutti incentrati su fringe e flexible benefit. La nostra applicazione fa quello che nessun provider oggi offre ai propri clienti, ossia l’integrazione nei piani di welfare d’impresa delle risorse del welfare pubblico, senza la necessità di budget aziendali ulteriori.
Quali sono gli elementi distintivi che vi rendono unici?
Siamo una realtà unica nel suo genere: con noi, per la prima volta, è resa disponibile una mappatura di oltre 500 bonus statali, regionali e comunali, resi più facilmente accessibili ed aggiornati in tempo reale con sistemi di data crawling. La piattaforma permette di articolare le ricerche, secondo il profilo del beneficiario, su base territoriale, per categorie di interesse, ISEE, stato dei bonus, ecc… È possibile richiedere direttamente dalla piattaforma i documenti necessari all’ottenimento dei bonus, ricevere un’assistenza personalizzata dialogando con esperti in materia fiscale e sociale ed essere costantemente informati con newsletter e notifiche personalizzate per non perdere alcuna opportunità.
Avete già lanciato dei round o avete intenzione di farlo? Dei crowdfunding?
Abbiamo avviato alcuni contatti con potenziali investitori e restiamo al momento aperti a soluzioni che potrebbero riguardare sia business angel, sia nuovi soci o partner industriali attivi in ambiti sinergici con i servizi che offriamo e rispetto al target che raggiungiamo.
Siete sul mercato italiano o anche internazionale?
Operiamo sul mercato italiano, ma la nostra formula è esportabile anche in altri Paesi europei perché il problema che risolviamo ha una notevole diffusione, come attestano alcune ricerche internazionali e la presenza di attori simili a noi in altri Paesi.
Quali sono i vostri prossimi obiettivi e che cosa vi spinge a partecipare allo StartupItalia Innovation Village?
L’obiettivo a breve termine è ovviamente quello del rinforzo economico, patrimoniale ed organizzativo della Società per poter affrontare gli step di crescita che ci siamo prefissi e che abbiamo tracciato da qui ai prossimi cinque anni. Si tratta di obiettivi certamente ambiziosi che, con l’apporto di uno o più partner, diventano non solo realistici, ma conseguibili con maggiore velocità. Partecipare allo “StartupItalia Innovation Village” ci auguriamo possa essere un’importante occasione per entrare in contatto con professionisti e realtà con le quali poter immaginare percorsi di collaborazione e più in generale sarà un’occasione per arricchire il nostro bagaglio conoscitivo perché sarà una grande immersione nelle novità che caratterizzano le grandi trasformazioni che le innovazioni tecnologiche stanno generando, alle quali guardiamo anche per i nostri prossimi upgrade dei servizi che offriamo.
Nel prossimo SIOS23 Winter si parlerà di “intelligenze” e “persone”. Che significato hanno questi due macrotemi dal vostro punto di vista?
BONOOS si rivolge alle aziende, alle lavoratrici e ai lavoratori (ma in futuro non escludiamo un allargamento della platea dei beneficiari guardando ai cittadini e quindi operando anche con logiche B2C) e quindi si occupa di “persone” perché intercetta i bisogni e accompagna chi li esprime nella ricerca delle risposte possibili. Per fare questo favoriamo conoscenza (in favore delle persone che si avvalgono del nostro servizio) tramite “intelligenza”: quella espressa dalla nostra WebApp che coniuga in un mix virtuoso la componente tecnologica (un’architettura informatica PaaS full cloud) e il nostro know-how nell’ambito del welfare aziendale e pubblico cui si associano le competenze fiscali e sociali dei nostri esperti che sono fondamentali per dare un supporto concreto ed efficace ai beneficiari. L’insieme di queste “intelligenze” e delle persone che possono avvalersene incrementa la capacità di risposta che le aziende possono mettere in campo a favore di lavoratrici e lavoratori accrescendo, così, il “capitale sociale” che essi esprimono con il proprio bagaglio conoscitivo e che l’innovazione tecnologica sempre più richiede di sviluppare perché, come noto, la crescita del contenuto tecnologico della vita e del lavoro richiede che le persone siano sempre più istruite, autonome, capaci di orientarsi e di decidere. E questo vale anche per l’ambito del welfare, nel quale lo sviluppo tecnologico e la reale libertà di scelta (che presuppone intelligenza, cioè capacità di “inter-legere” la realtà e quindi di conoscerla) devono poter andare di pari passo.