Si chiama Hair Guardians il team composto da tre giovanissimi tra i 25 e i 28 anni che ha vinto la call “Brandstorm”, il programma di Employer Branding del Gruppo L’Oréal dedicato agli under30. Giunto alla sua 33ª edizione, Brandstorm è il progetto più longevo di L’Oréal che si occupa di aiutare i giovani nella costruzione della propria carriera. I tre vincitori adesso voleranno a Parigi per la finale nella quale incontreranno i premiati delle altre nazioni. Ma scopriamo più nel dettaglio che tipo di progetto hanno presentato e che cosa ha convinto i giurati.
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La call Brandstorm
Quest’anno la call promossa da L’Oréal Groupe, era dedicata alla divisione Consumer products e aveva come tema men beauty and care. Su più di 2619 iscritti provenienti da tutta Italia e 182 progetti presentati, record assoluto in quest’ultima edizione, a decretare il vincitore è stata una giuria composta da Ninell Sobiecka, president e managing director di L’Oréal Italy, alcuni top manager interni tra cui l’HR director, Manuela Pardini, Susana Rodriguez Escudero, Chief Digital & Marketing Officer di L’Oréal Italy, la general manager di L’Oréal Paris, Elisabetta Debole, e Olivier Tessler, general manager di L’Oréal Luxe Italy.
Organizzata in gruppi, alla call milanese sono arrivati in finale 10 team che hanno presentato un vero e proprio pitch davanti alla giuria. Il gruppo che ha vinto la finale italiana parteciperà alla finale internazionale a Parigi a cui parteciperanno i vincitori di tutte le edizioni di Brandstorm 2025. Il vincitore avrà la possibilità di trascorrere un periodo in L’Oréal. Ma anche coloro che non sono stati premiati nella call italiana potrebbero avere buone chance di entrare in L’Oréal. Infatti i giovani talenti che partecipano a Brandstorm spesso vengono, poi, reclutati per stage in azienda. Lisa Maruko, ex vincitrice della scorsa edizione di Brandstorm, consiglia ai giovani concorrenti: “Credete sempre in voi stessi”.

L’idea di Hair Guardians
Carlotta Molè, Marco Mosca e Sofia Guerciotti hanno, rispettivamente, 25, 28 e 25 anni. Carlotta lavora in TV nel settore dell’intrattenimento, come occasionalmente anche il suo compagno di team Marco, che oltre a essere un appassionato di televisione e intrattenimento, è anche un farmacista. Sofia, invece, si sta per diplomare alla Magistrale di Economia e direzione di impresa. Si conoscono grazie a un gruppetto di amici in comune e hanno pensato di non perdere questa occasione importante di cui sono venuti a conoscenza tramite i social network. “Abbiamo iniziato il nostro lavoro analizzando i bisogni sul mercato dalla caduta dei capelli e combinandoli con un prodotto che fosse facilmente accessibile a tutti ma, allo stesso tempo, a impatto – commenta il team – In particolare, abbiamo ideato un filtro doccia da applicare al soffione che, combinando una serie di principi attivi, evita l’infiammazione della cute, una delle principali cause della caduta dei capelli. Abbiamo pensato a un oggetto che possa essere alla portata di tutti e ricaricabile”. L’idea di Hair Guardians è quella di attaccare questo filtro alla testa della doccia cosicché la parte in metallo sia in grado di trattenere le impurità dell’acqua mentre una al carbone attivo bloccherà il cloro e, così, l’acqua raggiungerà il contenitore con gli ingredienti scelti per questa specifica esigenza. “Abbiamo anche pensato a un sistema di on/off che permetta di usufruire o meno del trattamento”, spiega il team. Marco, in particolare, che da farmacista ha già ideato una linea di creme e cosmesi, sta ragionando anche su come suddividere questo filtro in più sezioni. In questo modo, chi vuole utilizzare gli ingredienti scelti per l’anticaduta lo può fare in agilità e, allo stesso tempo, scegliere se preferire altri ingredienti per altre esigenze. “Abbiamo pensato a questo prodotto da poter abbinare allo shampoo comunemente utilizzato perché abbiamo creduto da subito che non andasse in sostituzione a questo ma in aggiunta. Dalla banda laterale trasparente, il cliente può sempre tenere sotto controllo il livello del prodotto adottato che è composto sia da ingredienti provenienti dalla sintesi chimica che di origine naturale come il rosmarino, lo zinco, che aiuta nel contrastare l’eccesso di sebo, ecc”. Un’idea che ha convinto la giuria, la quale commenta che i progetti sono stati, comunque, tutti molto interessanti.