Sulla piattaforma Produzioni dal basso è partito il crowdfunding per raccogliere soldi in vista dell’apertura di Casa Rider a Firenze, progetto proposto al Comune dalla Cgil in partenariato con le organizzazioni L’Altrodiritto, Cat, Oxfam e Nosotras. Entro la fine del 2024 questo spazio aprirà in via Palmieri 11, nel centro storico del capoluogo toscano. «È molto importante che questi lavoratori perlopiù stranieri abbiano la possibilità di mettersi in contatto rapidamente con il sistema dei servizi per poter facilitare la loro integrazione e la loro conoscenza della città e delle possibilità offerte», ha detto l’assessore a Welfare, Casa, Accoglienza e Integrazione di Firenze Nicola Paulesu.
Casa Rider: i servizi a disposizione dei ciclofattorini
Nello spazio che verrà inaugurato nei prossimi mesi – aperto nella fascia pomeridiana, ovvero quando i rider hanno tendenzialmente meno ordini – i lavoratori troveranno anzitutto un ambiente in cui riposare e socializzare. Verranno installati punti di ricarica per gli smartphone e le batterie delle ebike, così come saranno previsti servizi igienici e microonde.
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Sarà poi attivato uno sportello per offrire consulenza legale e in materia di diritto del lavoro alle persone attive nel food delivery. I soggetti coinvolti puntano a far sì che l’offerta favorisca una maggiore integrazione economica e sociale dei rider. L’obiettivo del crowdfunding è raccogliere 30mila euro, necessari per sistemare l’immobile. Sempre a Firenze alcuni anni fa è stato lanciato un altro progetto – Robin Food – nato come cooperativa di rider.