È stata ministro degli Esteri della Bulgaria dal 2017 al 2021 e ministro della Giustizia dal 2015 al 2017. Da oggi Ekaterina Zaharieva sarà la prima commissaria alla guida dell’organismo comunitario che si occupa di innovazione e startup.
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Il curriculum di Ekaterina Zaharieva
Laureata in legge all’Università di Plovdiv, dopo gli studi venne assunta come consulente legale al ministero dell’Ambiente e dell’Acqua. Entrata in politica nel 2009, diventa ministro dello Sviluppo regionale nel Governo di Rosen Plevneliev, poi diventato presidente della Repubblica di Bulgaria. Durante l’incarico da presidente di Plevneliev, Zaharieva assume per alcuni mesi del 2013 la carica di vice primo ministro ad interim della Bulgaria. Nel suo Paese, l’opposizione la accusa di aver venduto passaporti ai migranti. In particolare, un ex funzionario dell’immigrazione, quando Zaharieva era in carica come ministro della Giustizia, sosteneva che avesse partecipato a una truffa condotta da altri politici bulgari di alto livello per distribuire cittadinanze in cambio di denaro. Zaharieva aveva negato le accuse e non ci fu alcun seguito giudiziario.
La nomina da parte della presidente
La Bulgaria aveva inizialmente proposto due candidati seguendo la richiesta di Von Der Leyen, ma la presidente della Commissione aveva poi esplicitamente richiesto al presidente Glavchev di nominare Zaharieva come unica candidata. È a quel punto che sono iniziate le polemiche perché la politica dal partito bulgaro Gerb (Ppe) aveva ricordato lo scandalo legato alla presunta vendita di passaporti bulgari. Polemiche a parte, la presidente della Commissione europea ha annunciato oggi che Ekaterina Zaharieva è la prima commissaria per le startup, nominando anche la finlandese Henna Virkkunen e il francese Stéphane Séjourné per ruoli chiave nella definizione delle politiche tecnologiche dell’UE nei prossimi cinque anni. «Dobbiamo mettere la ricerca e l’innovazione, la scienza e la tecnologia al centro della nostra economia. [Zaharieva] si assicurerà che investiremo di più e concentreremo la nostra spesa su priorità strategiche e tecnologie rivoluzionarie», ha affermato von der Leyen.
Gli altri commissari europei
Dopo due mesi di negoziati con i Paesi membri, la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha presentato oggi, martedì 17 settembre, il nuovo collegio dei commissari per il prossimo quinquennio. Sei vicepresidenti esecutivi coadiuveranno il lavoro di altri 20 commissari. Tra questi c’è anche Raffaele Fitto, a cui andrà un portafoglio che, come previsto, comprende i fondi di coesione e le riforme previste dal NextGenerationEU. Oltre a Fitto, vicepresidenti saranno la socialista spagnola Teresa Ribera Rodríguez (concorrenza e transizione), il liberale francese Stéphane Séjourné (strategia industriale), la socialista rumena Roxana Mînzatu (istruzione e competenze), la popolare finlandese Henna Virkkunen (sicurezza e democrazia). La liberale estone Kaja Kallas sarà vicepresidente e Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza, come deciso dal Consiglio europeo prima della pausa estiva.
Nella compagine anche il polacco Piotr Serafin, che si occuperà del bilancio; il lettone Valdis Dombrovskis (al suo terzo mandato) che riprende gli affari economici; lo slovacco Maroš Šefčovič (al suo quarto mandato) che ottiene il commercio; e la socialista portoghese Maria Luís Albuquerque, a cui vanno i servizi finanziari. L’ungherese Olivér Várhelyi si occuperà di benessere degli animali e di salute, un portafoglio piuttosto minore a conferma dell’isolamento in cui si trova il governo Orbán.