Cinque studentesse dell’Università di Napoli e quattro del Politecnico di Bari si sono aggiudicate i premi con Corporate App e MyHelpy
Cinque studentesse dell’Università Federico II di Napoli e quattro del Politecnico di Bari si sono aggiudicate, rispettivamente, il primo e il secondo premio dell’hackathon “Women shape the future” promosso da Philip Morris in collaborazione con MedITech e Codemotion. Il riconoscimento punta a valorizzare il talento femminile in ambito STEM. A Marcella Magliocca, Francesca Silvestro, Francesca Ferraro, Alessandra Balestrieri e Chiara Pazienza, dell’Università Federico II di Napoli, è stato assegnato il primo premio per una corporate app che ottimizza il work-life balance dei dipendenti, mentre Alessandra Maria Bonavita, Bianca Di Bitetto, Barbara Cino e Kiranjit Kaur, studentesse del Politecnico di Bari, hanno vinto il secondo premio per MyHelpy, app per la comunicazione interna in azienda. Il team dell’Università Federico II ha ricevuto 6.000 euro in buoni Amazon, mentre la squadra vincitrice del Politecnico di Bari si è aggiudicata il secondo premio di 4.000 euro, sempre in buoni Amazon. La premiazione si è tenuta a Crespellano (Bologna), all’interno del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, centro per l’alta formazione delle competenze legate a Industria.
«Con questa iniziativa abbiamo voluto valorizzare le competenze dei giovani e investire sui talenti femminili – ha commentato Chiara Russo, CEO e Co-Founder di Codemotion – Abbiamo messo a disposizione delle studentesse la nostra conoscenza del digitale, con voci esperte e strumenti utili affinché possano realizzare al meglio i loro progetti e trarre il massimo dallo scambio di esperienze con le colleghe e con i mentori. Il mondo dell’innovazione e della tecnologia, infatti, ha sempre più bisogno della presenza femminile e questa challenge è un’occasione per fare network».
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I riconoscimenti assegnati
Le vincitrici hanno partecipato a una challenge che ha coinvolto decine di studentesse provenienti dalle facoltà STEM di 8 università campane e pugliesi, tra cui l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Salerno, l’Università di Napoli Parthenope, l’Università della Campania Vanvitelli, l’Università del Sannio, il Politecnico di Bari, l’Università di Bari Aldo Moro e l’Università del Salento. Guidate da mentor, esperti di settore, sviluppatori, professionisti IT e figure tecniche di Philip Morris e Codemotion, le studentesse hanno messo in campo le proprie conoscenze digitali e tecnologiche per realizzare nuovi progetti con l’obiettivo di migliorare gli ambienti in cui le persone si muovono (smart mobility), lavorano (digital training) e vivono (work-life balance). Tra le idee proposte, ci sono state una serie di soluzioni per la mobilità sostenibile rivolte ai dipendenti; sistemi per incrementare lo scambio di competenze all’interno del contesto lavorativo, implementare il senso di appartenenza e la produttività; modelli che favoriscono la parità e l’inclusione per ridurre lo stress e migliorare l’esperienza professionale individuale. A giudicare i progetti e decretare i team vincitori, è stata una giuria composta da Francesco Brognara, Responsabile servizi energia, facility e mobilità di Philip Morris Manufacturing & Technology di Bologna; Giacomo Albanese, Supervisor Operations Training di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna; Rita Gherardi, Talent Acquisition Executive di Philip Morris Italia.
I progetti vincenti dell’hackathon
Corporate App, il progetto vincitore dell’Università Federico II, è un’applicazione concepita per uso aziendale che unisce l’attenzione ai temi della mobilità sostenibile con quelli del work life balance. Attraverso l’utilizzo di meccanismi di gamification, con la possibilità di essere ricompensati tramite un sistema a premi, l’app vuole coinvolgere i dipendenti in attività finalizzate a incentivare mobilità di spostamento green, stili di vita più sani e favorire l’interazione tra i colleghi. MyHelpy, la app del Politecnico di Bari che ha vinto il secondo premio, si pone come uno strumento di comunicazione interno alle aziende che tramite un’applicazione facilita l’interazione tra impiegati e dirigenti, incentivando una vita lavorativa più serena. Si compone di tre sezioni: Board, una bacheca digitale per le comunicazioni aziendali; Survey, con questionari utili alla verifica delle competenze dei singoli, iniziative di aggiornamento e formazione, e Diary, in cui ciascuno può segnalare uno stato di malessere, stress o burnout legato alla propria occupazione, specificandone eventualmente le motivazioni. La sezione integra una AI dedicata, la quale, analizzando le problematiche manifestate dell’utente, suggerisce delle attività per mitigare lo stato di malessere in esame, favorendo l’interazione tra colleghi e tenendo in considerazione luoghi di aggregazione dell’azienda qualora questi siano presenti.