Un anno pieno di incertezze, ma che lascia spazio anche all’ottimismo. Nell’intervista a Giorgio Ciron, direttore di InnovUp e speaker a SIOS23 il 21 dicembre, riflessioni su quanto accaduto negli ultimi mesi. «Tutte le aziende avranno un pezzo di intelligenza artificiale nel proprio modello di business»
Anche Giorgio Ciron sarà con noi al SIOS23 Winter Edition, che torna giovedì 21 dicembre a Milano nel prestigioso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. Vieni ad ascoltarlo dal vivo e iscriviti qui all’evento. Scopri qui gli speaker e il programma.
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Per il futuro vuole essere ottimista. Parla di una new hope, una nuova speranza, citando l’iconico episodio della saga di Star Wars. «Il penultimo post che ho scritto su LinkedIn l’avevo intitolato “Di lotta e di governo”. La situazione attuale è a tinte chiare e scure». Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp, sarà tra gli speaker di SIOS23 Winter il 21 dicembre presso Palazzo Mezzanotte a Milano (qui sono disponibili i biglietti). In questa intervista, a poche settimane dalla chiusura dell’anno, abbiamo fatto con lui un bilancio su quel che è accaduto di più rilevante e sulle sfide future per chi lavora affinché l’ecosistema dell’innovazione italiano cresca e si faccia notare.
Prendi i biglietti per SIOS23 Winter – Milano, 21 dicembre
Giorgio Ciron,quando si avvicina SIOS Winter significa che è tempo di bilanci. Che anno è stato il 2023 per le startup?
Sicuramente abbiamo avuto un primo semestre difficile. E mi riferisco anche alla revoca dei 300 milioni di euro per il Fondo Nazionale Innovazione. Che si è sommato alle difficoltà legate allo scenario geopolitico internazionale e all’aumento di inflazione e tassi di interesse. Questo combinato disposto di fattori ha certamente rallentato il mercato.
Negli ultimi mesi, però, riscontriamo una certa vivacità in fatto di round e operazioni.
Da settembre c’è stata una svolta. A cominciare dalla positiva nomina dei nuovi vertici di CDP Venture Capital, che ha sbloccato una situazione di incertezza. Sembra poi che il mercato si sia come risvegliato. In ordine sparso mi vengono in mente l’operazione di D-Orbit che ha raccolto 100 milioni e il round interessante di Qomodo. Sono segnali positivi e riscontro un elemento nuovo e incoraggiante. Finalmente ci sono round seed e pre-seed più rotondi, con valutazioni più allineate a quelle dei principali competitor internazionali. E questo ci prefigura la possibilità di avere una coorte di startup che, nei prossimi anni, si affaccerà al mercato dei capitali in maniera più competitiva.
Nell’ecosistema startup si discute spesso sul valore di questi round, sul peso di equity e debito. Che opinione hai?
È chiaro che la comunicazione debba essere semplice e di impatto. Per me non è sbagliato che ci sia una narrativa positiva. Le notizie non devono arrivare soltanto a noi dell’ecosistema, ma devono raggiungere altri ambienti. L’importante è trasmettere messaggi positivi, altrimenti non si entrerà mai nell’agenda della politica come un settore rilevante per il futuro del Paese.
C’è qualche aggiornamento sulla revoca dei 300 milioni al Fondo Nazionale Innovazione?
Al momento non ci sono novità. Non c’è niente sul tavolo se non la proposta di un emendamento al Decreto Made in Italy dell’onorevole Centemero. Già bocciata però.
Il 2023 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale. Ne sentiremo parlare ancora a lungo?
Credo sia una tecnologia trasversale e abilitante, che andrà a investire tutti i business. Non mi concentrerei però sulla startup singola o su ChatGPT: è un paradigma tecnologico che abiliterà le startup del futuro. Tutte le aziende avranno un pezzo di intelligenza artificiale nel proprio modello di business e l’attenzione da parte dei governi lo dimostra. Se il metaverso pare sia stata una moda passeggera, con l’AI ci troviamo sulla soglia di una rivoluzione industriale, prossimi a entrare in un nuovo ciclo.
Dunque nel 2024 ancora molta AI…
Sarà un anno di nuova speranza, come dicevo. Peraltro sarà anche il titolo dell’Assemblea annuale di InnovUp che si svolgerà il 27 novembre a Roma. Se continueranno a esserci tensioni geopolitiche e tassi alti sarà ancora difficile ovviamente. Ma possiamo migliorarci nel costruire startup con buoni finanziamenti nelle prime fasi di vita, sperando che il riavvio di CDP Venture Capital dia ulteriore slancio. Come dicevo deve consolidarsi una coorte di startup pre-seed, seed e Serie A pronta per scalare in un mercato dei capitali che, speriamo, possa riprendersi quanto prima. Tra pochi anni mi immagino uno scenario internazionale più favorevole alla nascita di unicorni. Nel 2024 costruiremo basi solide per gli unicorni del futuro. In questo contesto è fondamentale che i nostri fondi domestici concentrino le loro risorse su questo tipo di ticket, attraendo per i round successivi i grandi fondi internazionali.
Un ultima battuta su SIOS, dandoti appuntamento al 21 dicembre
A SIOS23 mi piacerebbe avere una panoramica sull’anno che è stato, con un bel racconto di quanto fatto. Mi piacerebbe anche vedere gli attori dell’ecosistema, tutti insieme, nazionali e internazionali. Bisogna favorire un’apertura verso il mondo, perché questa integrazione è fondamentale. SIOS deve aprirsi anche a livello internazionale creando un ponte tra il nostro ecosistema e quello dei principali mercati dell’innovazione.