Il professore, candidato al Premio Nobel per l’insegnamento, ha coordinato il progetto “Salentour 4 Fun”, startup creata dai suoi alunni, che organizza viaggi d’istruzione in Salento
Da un po’ di tempo a questa parte il Salento va di moda. Vacanze, notti della Taranta, tour enogastronomici. Alle gite scolastiche, però, ancora non ci aveva badato nessuno. Ci hanno pensato loro: studiano all’Istituto Galilei-Costa di Lecce, hanno tra i 17 e i 18 anni e sono gli allievi del professor Daniele Manni, uno dei due italiani tra i 50 finalisti al Premio Nobel per l’insegnamento. Questi ragazzi vanno a lezione di startup: sono bravi, e alla fine, la startup, l’hanno creata veramente. Si chiama Salentour 4 Fun, è un’agenzia turistica online specializzata in viaggi d’istruzione e tra un paio di settimane sbarcherà sul web.
Il professor Manni è docente di informatica, ma ai suoi ragazzi insegna soprattutto come fare impresa in modo innovativo. “Salentour 4 Fun è nata dalla necessità di dare ai ragazzi la possibilità di fare un’esperienza concreta, di sperimentare in prima persona la creazione di una startup” afferma Manni. Il progetto è nato in una classe del quarto anno dell’Istituto, “perché un anno solo non basta per completare un progetto del genere – spiega il professore – Gli studenti che cominceranno quest’anno a sviluppare Salentour 4 Fun potranno continuare a implementare la piattaforma l’anno prossimo”.
L’agenzia turistica online nata tra i banchi di scuola richiede anche ore di impegno extrascolastico: gli studenti le dedicano volentieri, dividendosi il lavoro attraverso un gruppo su Facebook. “E’ la prima volta che i ragazzi affrontano un’esperienza del genere e ne sono molto felici – racconta Manni – la cosa bellissima per loro è stata vedere come in poco tempo si è passati dalle parole ai fatti, al progetto concreto. Inoltre, non avevano mai scritto un comunicato stampa e non immaginavano che la loro startup potesse attirare così tanta attenzione. Pensi che oggi ci ha chiamato anche la Regione Puglia per invitare i ragazzi in un evento dove potranno presentare la loro startup: in classe erano tutti stupiti e contenti”.
Il sito sarà pronto tra una ventina di giorni. Offrirà tour completi e pacchetti di varia durata, a secondo delle esigenze, per gite d’istruzione adatte a tutti i livelli scolastici, dalle elementari al liceo. Per ora c’è una reclame, molto convincente: “Turismo scolastico…fore de capu”, che in dialetto salentino significa fuori di testa, impressionante, straordinario.
I giovani imprenditori puntano molto sul fattore del divertimento, ma sanno bene che l’autoimprenditorialità richiede ottima organizzazione. Così la classe, di 24 alunni, si è divisa in piccoli gruppi. Ognuno ha un compito: chi gestisce il sito, chi le comunicazioni con la stampa, ci sono quelli che scattano le foto e individuano le attrazioni migliori e quelli, invece, che curano la parte del “food” selezionando ristoranti e masserie. Tutti sono molto decisi: “Puntiamo ad essere i primi under 18 in Italia ad aver avviato un’agenzia di turismo scolastico in entrata, riuscendo così a dare il nostro personale contributo in due cose che ci stanno molto a cuore: la promozione dell’economia del territorio e lo spirito della nostra scuola, che spinge i propri studenti verso la creazione di start up giovanili”.