La Casa Bianca ha preso una decisione sui dazi che imporrà ai propri partner commerciali in via, ancora una volta, unilaterale. L’Unione europea e i mercati vivono le ore che ci separano dal 9 luglio, termine ultimo inizialmente indicato dallo stesso Donald Trump per addivenire a un accordo, con apprensione. Anche perché teatralmente il tycoon potrebbe anticipare.
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Alle 18 le prime lettere sui dazi
“Sono lieto di annunciare che le lettere e/o gli accordi TARIFFARI DEGLI STATI UNITI con vari Paesi del mondo saranno consegnati a partire dalle ore 12:00 (Eastern) di lunedì 7 luglio. Grazie per la vostra attenzione a questo problema” ha scritto il presidente sul proprio social, Truth, rimandando dunque tutto alle 18 italiane di oggi.

E dato che in cauda stat venenum, in un altro post ha aggiunto: “A qualsiasi Paese che si allinei alle politiche antiamericane dei BRICS verrà applicata una tariffa aggiuntiva del 10%. Non ci saranno eccezioni a questa politica”. Palese la volontà di Trump di dividere la Ue che ha provato a non spaccarsi mandando avanti un unico rappresentante per tutti i membri: le lettere singole cui l’inquilino della Casa Bianca fa accenno lasciano invece pensare a una pluralità di situazioni volte appunto a infrangere la solidarietà europea.
Il segretario al Commercio Howard Lutnick nel fine settimana aveva ribadito che i dazi annunciati nelle lettere scatteranno il 1° agosto: «Le tariffe inizieranno l’1 agosto ma il presidente le sta fissando già ora».