Sul mercato dal 2021 con un sistema di pagamento per le PMI, l’unicorno britannico Dojo ha annunciato la chiusura di un maxi round da 190 milioni di dollari (167,99 milioni di euro) guidato da Vitruvian Partners. Il mega finanziamento permetterà l’espansione dell’unicorno fuori dalla Gran Bretagna.
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Di che cosa si occupa Dojo?
La scaleup, già attiva nel Regno Unito, in Irlanda, in Spagna e, dall’autunno 2024, anche in Italia, ha combinato un hardware intuitivo con un software avanzato. Con il nuovo investimento, che rappresenta il primo aumento di capitale nella storia dell’azienda, Dojo punta ad accelerare l’espansione nei mercati europei, a partire dall’Italia, e consolidare la leadership nel Regno Unito con l’obiettivo di sviluppare i software POS.
Il prodotto principale è un terminale di pagamento contactless dotato di funzionalità smart: dalla gestione delle mance digitali al monitoraggio delle performance via app, fino all’accredito degli incassi entro 24 ore. L’idea è quella di aiutare ristoratori, commercianti e piccole attività a gestire meglio le transazioni quotidiane.
La presenza in Italia si concentra su imprese legate all’experience economy, in particolare ristorazione, accoglienza e turismo: settori dove l’esperienza d’acquisto in presenza resta centrale e dove la rapidità e la semplicità dei pagamenti possono fare la differenza.
Dojo dopo il round
Il round da 190 milioni di dollari (circa 168 milioni di euro) è stato guidato da Vitruvian Partners, una delle principali società internazionali di growth equity. L’operazione porta la valutazione di Dojo a oltre 1 miliardo di sterline post-money, consolidando il suo status di unicorno e segnando un passaggio strategico per il prossimo ciclo di crescita. «Questo investimento ci consente di continuare a sviluppare la nostra tecnologia all’avanguardia e di estendere il nostro impatto a livello europeo, accelerando la nostra missione di supportare le piccole imprese con strumenti di pagamento moderni ed efficienti», spiega Francois Callens, Chief Financial Officer di Dojo.
L’Italia rappresenta una tappa strategica per Dojo con un mercato da oltre 4,7 milioni di POS attivi e le PMI che costituiscono l’ossatura del tessuto economico.