Soltanto a maggio ha portato a casa un round Serie C da oltre 1 miliardo di dollari in cui hanno partecipato SoftBank, fondo di investimento giapponese noto in tutto il mondo, Nvidia, Microsoft e soggetti come Yann LeCun, Head of AI di Meta. Ora Wayve, fondata nel 2017 a Cambridge con lo scopo di allevare algoritmi per la guida autonoma direttamente in strada, vede entrare tra i propri azionisti anche Uber.
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Cosa faranno Wayve e Uber
L’azienda ha dichiarato che utilizzerà il finanziamento e il sostegno per accelerare lo sviluppo delle funzioni di assistenza alla guida e di guida automatizzata di livello 2 e 3 con le case automobilistiche, «mentre lavora anche allo sviluppo di veicoli autonomi di livello 4 scalabili a livello globale per il futuro impiego su Uber».
🚨🤝Excited to partner with @Uber to accelerate automated driving.
— Wayve (@wayve_ai) August 29, 2024
Together, we are teaming up with automakers to integrate our Embodied AI technology into consumer vehicles. 🚘 Our mapless, end-to-end driving AI will support the needs of automakers in any location, delivering a… pic.twitter.com/LPIY7fEjDz
Le parti coinvolte nell’operazione al momento non hanno rivelato l’entità dell’investimento. Ma è interessante speculare sul fatto che l’interesse di Uber per Wayne possa essere motivato dalla volontà di abbracciare, nel proprio business model, anche soluzioni a guida autonoma proprietarie con software su misura.
Del resto solo la scorsa settimana Uber ha stretto un accordo con la claudicante Cruise, società di robotaxi controllata da General Motors, così da offrire corse a guida autonoma con Chevrolet Bolt a partire dal 2025.
Ma soprattutto non bisogna dimenticare che dal 2022 sta sperimentando a Las Vegas il servizio di taxi a guida autonoma realizzato in collaborazione Motional, la joint venture nata tra Hyundai e Aptiv.