Nato dalla collaborazione tra Baker Hughes e lo startup studio di Nana Bianca, il programma prevede un contributo di 20.000 euro e mentoring
La transizione energetica non è solo uno dei temi all’ordine del giorno, ma è divenuta una priorità non più rimandabile. Per lo sviluppo di realtà ad alto potenziale innovativo nel settore energetico, a Firenze è stato lanciato “Energy Ideas Generation Program“; un programma che prevede un contributo di 20.000 euro alle migliori idee proposte, percorsi di mentoring e affiancamento. A lanciare il programma, Baker Hughes, azienda tecnologica impegnata nella transizione energetica che in Toscana ha il suo headquarter con attività di ricerca, ingegneria e produzione, e lo startup studio di Nana Bianca, che hanno collaborato alla messa a punto del progetto. “Il tema dell’energia è fondamentale: tutte le aziende stanno soffrendo l’aumento delle materie prime e del caro energia e dobbiamo sensibilizzare l’attenzione su questo argomento”, ha affermato Lapo Baroncelli di Confindustria.
“Crediamo molto nel valore della collaborazione e dell’open innovation, strumenti sempre più focali per lo sviluppo di tecnologie
nell’ambito delle nuove frontiere energetiche, decisive per la generazione di energia sicura e pulita per le persone e per il pianeta – ha spiegato Paolo Noccioni, presidente di Nuovo Pignone, Turbomachinery & Process Solutions, Baker Hughes – Questo nuovo progetto realizzato in collaborazione con Nana Bianca porterà alla creazione di un nuovo ecosistema di innovatori a Firenze, generando valore per il territorio e non solo”.
Energy Ideas Generation Program di Nana Bianca e Baker Hughes
C’è tempo sino all’8 agosto per candidarsi alla call (reperibile a questo link). Dal 3 novembre al 15 marzo arriveranno a Firenze i 5 team selezionati, i quali prenderanno parte a un programma di accelerazione di 16 settimane con percorsi di mentoring e affiancamento oltre a ricevere un contributo di 20.000 euro ciascuno. “Finanzieremo le migliori idee e, durante questo percorso, abbiamo previsto anche una serie di workshop di open innovation aperti a tutta la città – afferma Alessandro Sordi, cofounder e CEO di Nana Bianca – La scommessa finale è far sì che queste startup crescano e rimangano nella città di Firenze”. La selezione delle idee e dei team sarà a cura dello startup studio di Nana Bianca, che organizza l’intero programma di open innovation mettendo a disposizione l’esperienza e la professionalità del proprio ecosistema: dalla mentorship dedicata ai singoli progetti alle attività di sviluppo congiunto di prodotti e servizi assieme a Baker Hughes. Collabora nelle attività di Nana Bianca anche Impact Hub Firenze, a completamento di un coordinamento tra centri di innovazione presenti in città. Le cinque realtà selezionate saranno scelte attraverso una call for ideas e uno scouting diretto su tre filoni specifici: la ricerca e lo sviluppo di materiali innovativi che possano essere alla base di nuove soluzioni per la transizione energetica; la gestione intelligente della supply chain; la ricerca e lo sviluppo di soluzioni e tecnologie per decarbonizzare le industrie pesanti. “Le fabbriche, tra qualche anno, somiglieranno più agli Apple center che alle fonderie degli anni ’70”, conclude Alessandro Sordi.
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Nana Bianca e Baker Hughes verso la creazione di un nuovo ecosistema
“L’evoluzione tecnologica si sta spingendo verso la convergenza delle maggiori piattaforme tecnologiche abilitanti tra Artificial Intelligence, Robotics, Blockchain e Battery technology. L’impatto coinvolgerà tutti i settori compreso quello delle energie verdi – ha commentato Paolo Barberis, co-fondatore di Nana Bianca – Con questo progetto, abbiamo la possibilità di attrarre a Firenze le startup innovative che vogliono lavorare su queste tecnologie. Riteniamo sia una grande occasione per tutta la città e per i giovani innovatori soprattutto che potranno lasciarsi ispirare dal confronto con i team che decideranno di sviluppare le proprie idee”. Creare un nuovo ecosistema a chilometro zero è la vera mission del progetto. “Se riusciremo a farlo, saremo la prima realtà”, ha affermato Alessandro Monti di Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. “Con 118mila imprese nella nostra area metropolitana, la nostra comunità produrrà effetti sul nostro tessuto”, ha commentato Leonardo Bassilichi della Camera di Commercio di Firenze. Unire l’esperienza alla tradizione, verso una realtà nuova fatta di innovazione e tecnologia: strumenti oggi essenziali per la transizione energetica. “Siamo una società che fa innovazione e in questa trova il motore per la propria strategia del futuro; crediamo nell’open innovation e in realtà come Nana Bianca, che ci aiutano a identificare nuove idee con un grande valore aggiunto – ha commentato Paolo Noccioni – C’è bisogno di ricerca di soluzioni innovative per far avanzare filiere essenziali come quella dell’idrogeno, della smart supply chain, che serve sia nella fase di produzione che di approvvigionamento, e poi c’è attenzione al settore industriale. Nel fare questo grande passo verso il futuro, tutti devono contribuire: aziende, ricerca, Università, istituzioni, che hanno un ruolo fondamentale per creare quelle condizioni che permettono ad aziende come le nostre di trovare soluzioni competitive sul territorio. Vorrei, infine, che l’Italia, la Toscana e Firenze fossero riconosciute come eccellenza mondiale non solo dal punto di vista dell’arte e della cultura ma anche nel settore della tecnologia”.