Fluid Wire Robotics, startup innovativa che si occupa di manifattura avanzata, ha chiuso un round da oltre 800mila euro guidato da RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Robotica nato su iniziativa del Fondo TechTransfer di CDP Venture Capital insieme a Pariter Partners, con la partecipazione di Scientifica Venture Capital e Pariter Robotics.
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Di che cosa si occupa Fluid Wire Robotics
Il team di Fluid Wire Robotics ha progettato un braccio manipolatore, completamente elettrico e modulare, in grado di operare in condizioni estreme, ad esempio sotto radiazioni, nel vuoto, ad alte temperature, sott’acqua o in aree considerate troppo pericolose per gli operatori umani. Il progetto è nato come spin-off accreditato della Scuola Superiore Sant’Anna presso l’Istituto di Intelligenza Meccanica di questa Università ed è stato sviluppato sotto la supervisione del docente Marco Fontana, co-fondatore della startup. L’obiettivo di Fluid Wire Robotics è quello di ridefinire le modalità di progettazione dei robot per renderli adatti a qualsiasi ambiente senza comprometterne le prestazioni.