Il Fondo per la Repubblica Digitale, partner del nostro SIOS23, è un’iniziativa nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione del PNRR, che mira a selezionare e sostenere progetti di formazione per accrescere le competenze digitali con 350 milioni di euro in cinque anni. «Bisogna comprendere che i mutamenti saranno sempre più rapidi», ha dichiarato Profumo
Non si può prevedere il futuro ma possiamo prepararci a governarne l’incertezza. Un equilibrismo tra incognite e competenze che trova il suo baricentro nella formazione permanente. La transizione digitale è un fenomeno complesso che sfida la nostra capacità di predizione, ma offre l’opportunità di prepararci con saggezza. Preparazione che passa anche attraverso la divulgazione dei problemi, delle soluzioni e delle sfide inevitabili.
Profumo e Socrate al SIOS Winter. Innovazione, competenze e professioni del futuro
Per stimolare un dibattito attorno alla transizione digitale transgenerazionale, pervasiva e inevitabile, sul palco di SIOS23 Winter si confronteranno Francesco Profumo, presidente di Acri e Vicepresidente Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, e Martina Socrate, giovanissima presentatrice e content creator che dal 2024 condurrà il programma di Rai in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale “Skillz”, ideato per raccontare ai giovani le competenze digitali necessarie per le professioni del prossimo futuro.
“Imparare, disimparare e tornare a imparare di nuovo: è questa la principale competenza che sarà richiesta nei prossimi anni ai giovani, e non solo, per rispondere a uno scenario di mutamenti sempre più rapidi. Con il Fondo per la Repubblica Digitale vogliamo contribuire a fare proprio questo, fornendo competenze digitali e soft skills per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei ragazzi e l’upskilling degli adulti. Anche il programma Skillz, prodotto da Rai in collaborazione con il Fondo, va in questa direzione e diffonderà storie e testimonianze di chi ha saputo utilizzare al meglio le nuove opportunità offerte dalla transizione digitale”. Così Francesco Profumo, presidente di Acri e Vicepresidente Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale.
Francesco Profumo, presidente di Acri e Vicepresidente Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale.
“Il mio lavoro è un lavoro bellissimo che è il lavoro di content creator e se dovessi descriverlo in sole tre skills direi che sono creatività, gestione del tempo strategica e team work”. Queste le parole di Martina Socrate, presentatrice e content creator.
Martina Socrate, presentatrice e content creator
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Il Fondo per la Repubblica Digitale: la digitalizzazione che unisce il Paese
Il Fondo per la Repubblica Digitale sarà un compagno di viaggio del SIOS Winter, apportando competenza ed esperienza al dibattito, dopo più di un anno di impegno e attività per il Paese, per aumentare le competenze digitali delle persone.
Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione europea, in Italia circa 26 milioni di persone sono prive di competenze digitali di base. Si tratta del 54% della popolazione tra i 16 e i 74 anni, rispetto al 46% della media Ue. Inoltre, solo il 43,1% delle donne possiede competenze digitali di base, rispetto al dato Ue del 52,3%. Il nostro Paese presenta il più alto tasso di NEET (giovani che non lavorano e non studiano): sono, infatti, più di 3 milioni.
Nonostante i miglioramenti inerenti alla connettività e all’integrazione delle tecnologie digitali, in termini di capitale umano e servizi pubblici digitali l’Italia si pone ancora sotto la media europea: si riscontra un ritardo nelle competenze digitali di base e nei laureati ICT e nell’offerta di servizi pubblici digitali per i cittadini.
Per quanto riguarda l’indice di digitalizzazione, la Commissione europea posiziona l’Italia al 18esimo posto fra i 27 Stati membri dell’Ue.
In questo scenario, nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione del PNRR, grazie ad una partnership tra Governo e ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio), da ottobre 2022 è attivo il Fondo per la Repubblica Digitale per contribuire a sviluppare la transizione digitale del Paese, accrescere il livello delle competenze richieste e selezionare e sostenere progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale. Il Fondo persegue anche gli obiettivi trasversali del PNRR: la riduzione del divario digitale di genere e di cittadinanza.
I progetti: al centro i NEET e le competenze digitali STEM
A metà ottobre 2022 sono stati pubblicati i primi due bandi del Fondo, Futura e Onlife, con l’obiettivo di sostenere progetti di formazione validi ed innovativi volti ad accrescere le competenze digitali delle giovani donne (18-50 anni) e dei NEET in Italia al fine di garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Chiusi a metà dicembre 2022, i primi bandi hanno riscosso molto interesse, conseguendo 320 proposte progettuali.
In tempi molto rapidi sono stati selezionati 23 progetti idonei che sono ad oggi avviati, coinvolgendo 193 soggetti, tra enti del terzo settore, soggetti pubblici, università, imprese, enti di formazione, ITS (Istituti Tecnici Superiori), agenzie per il lavoro e soggetti che hanno un forte radicamento sul territorio di intervento.
Saranno poco meno di 5 mila le persone che potranno partecipare gratuitamente ai corsi di formazione sostenuti dal Fondo. Le attività sono dedicate ad accrescere le competenze digitali di base e avanzate delle donne e dei NEET, quei giovani che non sono occupati né inseriti in un percorso di istruzione o di formazione.
Questi primi interventi sono sostenuti, complessivamente, con circa 13 milioni di euro. Dei 23 progetti selezionati, 12 sono risultati idonei per il bando Onlife e 11 per Futura. In totale sono 8 le iniziative di carattere nazionale. Se al Nord e Centro le iniziative in partenza sono in tutto 6, al Sud e Isole saranno in totale 9.
A maggio 2023 sono stati pubblicati due nuovi bandi “In progresso” e “Prospettive”, dedicati rispettivamente ad accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica e delle persone disoccupate e inattive.
Nel nostro Paese le professioni ad alto rischio di automazione interessano diversi settori: trasporti e logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, produzione, servizi e settore della vendita. Tutto ciò rende necessaria un’azione di adeguamento del know-how attraverso azioni di upskilling dei lavoratori.
Secondo il World Economic Forum, in Italia, si stima che tra il 2023 e il 2027 saranno richieste competenze digitali a più di 2 milioni di lavoratori e, secondo uno studio di Deloitte in collaborazione con SWG, quasi un’azienda su quattro non trova i profili professionali STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) di cui ha bisogno. In questo contesto, il Fondo promuove “Prospettive”, il bando dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupate/i e inattive/i, di età compresa fra i 34 e i 50 anni, per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro. In tutto per i bandi del 2023 sono arrivate 136 proposte progettuali. Gli esiti di entrambi i bandi verranno diffusi entro la fine del 2023.
Il bando crescerAI
Secondo la Commissione Europea in Italia solo il 18% delle imprese riesce ad adottare due o più soluzioni di AI. La dimensione aziendale, inoltre, influisce su questa capacità, favorendo le grandi aziende che possono beneficiare di maggiori economie di scala e un potenziale ritorno di investimento. Le statistiche ISTAT più recenti confermano che la percentuale di PMI che utilizza sistemi di AI è solo il 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese.
Lo scorso maggio Google.org, ente filantropico dell’omonima società, ha lanciato il Social Innovation Fund on AI, un nuovo Fondo che intende sostenere le organizzazioni non profit in Europa nello sviluppo di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale che abbiano un impatto positivo sull’ecosistema imprenditoriale. Il Fondo ha l’obiettivo di rendere disponibili a tutti i vantaggi dell’IA, incoraggiando soluzioni che verranno messe a disposizione in modalità open source.
Dalla condivisione degli obiettivi strategici e operativi dell’Impresa Sociale e di Google.org, nasce il bando “crescerAI”, che invita soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore a presentare proposte progettuali per lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale destinate alle PMI del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle imprese che si muovono in settori e contesti svantaggiati del Paese.
Il nuovo bando, sostenuto da Google.org, mette a disposizione 2.200.000 € e mira a selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy. Con “crescerAI” si vogliono individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane.
Le proposte progettuali devono prevedere azioni puntuali, funzionali allo sviluppo e all’implementazione di una soluzione basata su tecnologie di Intelligenza Artificiale, la cui adozione dovrà interessare le PMI con un ruolo chiave nella promozione del “Made in Italy”, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle imprese operanti in settori e contesti svantaggiati.
Grazie all’applicazione della soluzione di IA sviluppata, si prevede che i beneficiari finali dei progetti finanziati possano riscontrare vantaggi concreti quali, a titolo esemplificativo: abbattimento di tempi e costi di operazione nel proprio business, ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, maggior resilienza finanziaria e minor impatto ambientale.
Verrà dato particolare risalto alle proposte che si rivolgono all’imprenditorialità localizzata in contesti svantaggiati del Paese, quali aree a basso reddito o caratterizzate da un alto tasso di vulnerabilità imprenditoriale, nonché in contesti emarginati e caratterizzati da una minore disponibilità di risorse.
Posso partecipare soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro – come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico – potranno partecipare presentando proposte progettuali entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy.
I progetti valutati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI: le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, implementazione e scale-up della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di know how specifico nel campo dell’AI.
Le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente online, corredate di tutta la documentazione richiesta, attraverso la piattaforma Re@dy entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2024.