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In un mondo sempre più frenetico, trovare spazi per prendersi cura del proprio benessere psicologico è diventato essenziale. La Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre, ci ricorda l’importanza di questo aspetto. 

In Europa coinvolte oltre 110 milioni di persone 

In un contesto globale in cui le sfide legate alla salute mentale sono sempre più riconosciute, è fondamentale rimanere uniti nella lotta contro l’isolamento e il disagio.

I numeri evidenziano questa problematica.  Secondo le stime dell’OMS Europa, solo in Europa, si contano oltre 110 milioni di persone che, quotidianamente, vivono disturbi mentali. La pandemia e le misure restrittive associate hanno avuto un forte impatto sui disturbi di depressione e ansia, per i quali infatti è stato registrato un aumento in tutti i Paesi e le condizioni di salute mentale sono, purtroppo, ancora tra le 10 malattie non trasmissibili più comuni. 

Dedicare, quindi, tempo a riflettere sul proprio benessere psicologico e su quello altrui è essenziale per costruire una società più empatica e consapevole. 

In questo contesto complesso nasce la Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra ogni anno dalla sua fondazione nel 1992. Istituita dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale, questa giornata punta a incoraggiare la discussione e a creare un dialogo aperto sui temi della salute mentale, spesso stigmatizzati o ignorati. 

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Photo credit per le immagini: IKONO

In Italia solo una persona su 3 riceve cure adeguate

A conferma di questo, arrivano i dati. In Italia ancora 1 persona su 5 soffre di almeno un disturbo mentale, ma solo 1 su 3 riceve un trattamento di cura adeguato.

La necessità, quindi, di sensibilizzare le persone sull’importanza di prendersi cura della propria salute mentale è evidente e questa giornata, vera e propria opportunità, aiuta a riflettere su come possiamo utilizzare le risorse a nostra disposizione. 

Il prezioso ruolo dell’arte per il benessere mentale

Tra queste, entra in gioco l’arte. Sempre più studi indicano che le attività artistiche e culturali possono avere un ruolo fondamentale nel promuovere la salute mentale e il benessere della popolazione, sia a livello individuale che collettivo.

Il mondo dell’arte, con i suoi nuovi spazi espositivi e i suoi musei immersivi e contemporanei, aiuta a promuovere il benessere psicologico e combattere lo stigma associato ai disturbi mentali. Fare un’esperienza museale immersiva, infatti, non è solo un modo per apprezzare l’arte, ma anche un passo importante verso la cura di sé e il miglioramento della propria salute mentale.

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Le ricerche confermano l’efficacia di queste esperienze. Il Progetto Minerva, ad esempio, condotto dal Centro Oms per la ricerca in salute mentale dell’Università di Verona, ha dimostrato come l’esperienza museale può migliorare significativamente il benessere psicologico, andando così in supporto alle tradizionali risorse esistenti. 

Musei immersivi, nasce a Roma IKONO 

Musei in tutto il mondo stanno già implementando programmi dedicati alla salute mentale. L’arte, infatti, diviene strumento terapeutico per affrontare problemi comuni, come ansia e depressione. I questo contesto, sono i musei immersivi ad emergere come risorsa innovativa per il benessere psicologico.

Spazi come IKONO, inaugurato nel 2023 a Roma, offrono esperienze uniche che vanno oltre la semplice fruizione artistica, creando ambienti interattivi che stimolano la creatività e favoriscono la riflessione personale. Questi musei, infatti, si propongono non solo come luoghi di svago, ma anche come veri e propri rifugi per la mente, dove le visitatrici e i visitatori possono esplorare il loro mondo interiore.

Fondato nel 2020 da David Troya e Fernando Pastor e nato da un’idea durante un viaggio di famiglia in Giappone di uno dei founder, IKONO, ad esempio, è un ibrido tra museo e realtà immersiva che invita a intraprendere un viaggio attraverso mondi eclettici ricchi di opere d’arte interattive, permettendo a persone di tutte le età di riscoprire la propria creatività.

«Vogliamo proporre un approccio differente da quello dei musei tradizionali, ponendo le persone al centro dell’esperienza, rendendole parte attiva delle installazioni artistiche e non più semplici spettatori», spiega Fernando Pastor CEO e co Founder di IKONO. «Crediamo che un progetto coinvolgente e stimolante come IKONO non possa mancare in una città vibrante come Roma, che abbraccia la cultura, la creatività e l’arte in un modo così unico. I risultati ottenuti durante la stagione estiva sono molto positivi e rafforzano il nostro impegno nell’offrire a cittadini e turisti un luogo in cui potersi immergere in un mondo giocoso e creativo».

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Un progetto presente in varie città europee

Situato nel cuore di alcune delle principali città europee, tra cui Madrid, Roma, Barcellona, Budapest, Vienna e Copenaghen, IKONO è arrivato anche a Berlino, dove ha aperto i battenti a settembre 2024, IKONO divulga in ogni capitale un’esperienza artistica unica che invita non solo ad esplorare la propria creatività e a riscoprire il proprio benessere interiore attraverso l’arte ma anche attraverso l’interazione.

«Il ritmo frenetico della vita quotidiana spesso rende difficile trovare attività che non solo piacciano sia agli adulti che ai bambini, ma che aiutino anche a rilassare la nostra mente. In IKONO, ognuna delle nostre sale è pensata per stimolare la creatività e l’immaginazione, sviluppare i sensi e dare sollievo al nostro corpo dalle preoccupazioni quotidiane», racconta Fernando Pastor in esclusiva a StartupItalia. «Non si tratta solo di adulti che accompagnano i bambini, ma di permettere a tutte e tutti, indipendentemente dall’età, di immergersi in mondi eclettici dove arte e gioco annullano le barriere generazionali».

Permettere alle partecipanti e ai partecipanti di immergersi in un viaggio sensoriale, stimolando emozioni e riflessioni che possono contribuire a ridurre lo stress e l’ansia attraverso esperienze come il Light Painting e la Stanza delle Infinite Lanterne, è un modo per far vivere l’arte intensamente, andando a creare spazi positivi dove poter sviluppare la propria creatività.

Visitatrici e visitatori, infatti, possono evadere dalla routine quotidiana e ricollegarsi con il loro lato creativo, risvegliando quel bambino interiore. spesso trascurato, nella frenesia della vita moderna.