HAT Music, app che punta a connettere artisti e professionisti della musica con un sistema di matching personalizzato, annuncia la chiusura di un round da 200mila euro. Adesso è al lavoro sulla costruzione della prima piattaforma in grado di associare e fare matching tra artisti e professionisti. Ecco come funziona.
Come funziona HAT Music?
Grazie all’Intelligenza artificiale, HAT Music è al lavoro per la costruzione della prima piattaforma in grado di associare e fare matching tra artisti e professionisti in base a: genere, esperienza, budget e necessità specifiche. In particolare, si tratta di una piattaforma digitale scalabile che consente a chi fa musica di prenotare consulenze e appuntamenti con le figure professionali di cui ha bisogno (A&R, produttori, social media manager, fotografi, uffici stampa, ecc ecc.). L’elemento chiave è l’AI Matching, che analizza i bisogni dell’artista e suggerisce i professionisti più idonei, riducendo il tempo di ricerca da mesi a pochi minuti e l’AI Assistant, un’Intelligenza artificiale che aiuta artisti e professionisti a monitorare la crescita della loro carriera con dati e suggerimenti.
A lavorare in HAT Music sono Emanuele Sanfelici, CEO, ex PwC, imprenditore tech, ex DJ e musicista, Riccardo Lapi (CTO, ex-freelance tech, specialista in sviluppo software e intelligenza artificiale) e Gea Venneri (CMO, psicologa, esperta in Human-Robot Interaction e brand strategy)
I progetti di HAT Music
HAT Music fa attualmente parte del programma di accelerazione di B4i – Bocconi for innovation (hub imprenditoriale dell’Università Bocconi) e nel round B4i -Bocconi for innovation è l’investitore principale. Il modello di business B2B e B2C e una piattaforma freemium secondo HAT Music può ridefinire il modo in cui gli artisti investono nella propria carriera con l’obiettivo di intercettare almeno il 5% dei 14,8 milioni di artisti emergenti presenti in Europa, generando un recurring revenue annuale multimilionario. Grazie alla combinazione di Intelligenza artificiale, strumenti finanziari e matching strategico, HAT Music risponde a un bisogno concreto del mercato e si configura come un asset strategico per venture capital, fondi di innovazione e corporate che vogliono posizionarsi nel settore della creator economy. «Abbiamo vissuto in prima persona le difficoltà di chi cerca di farsi notare senza una solida rete di contatti – dichiara Emanuele Sanfelici, CEO e co-founder di HAT Music – Servono sinergie giuste e strumenti efficaci. Per questo abbiamo creato HAT Music: per mettere la tecnologia al servizio della musica e offrire nuove opportunità a chi ne ha davvero bisogno».
La piattaforma è già disponibile su App Store e Google Play con l’obiettivo di registrare almeno 30mila artisti e professionisti nel primo anno e ridisegnare le dinamiche del settore, mettendo il talento al centro del mercato musicale.