La società di venture capital chiude il Fondo V e si prepara a investire in startup italiane e francesi per scovare le opportunità aperte dalla crisi in atto
A nove mesi dall’avvio delle operazioni 360 Capital ha annunciato la chiusura delle raccolta del Fondo V a quota 90 milioni di euro. Lo stesso fondo limiterà la raccolta a 150 milioni di euro complessivi, con tale cifra che sarà raggiunta entro fine anno. Il progetto della società di venture capital è investire in round A e B in imprese attive principalmente in Italia e Francia e, in misura minore anche in Spagna, con investimenti previsti tra i 2 e i 10 milioni di euro guardando alle potenzialità delle startup legate al tema dell’innovazione, con particolare interesse per chi si dedica al Deep Tech (l’insieme delle tecnologie e soluzioni capace di fornire risposte alle questioni sociali e ambientali), all’automazione industriale e al software B2C e B2B.
Crisi significa anche opportunità
Al di là dei numeri, a far ben sperare è la risposta ottenuta dal mercato rispetto allo scenario che stiamo vivendo, tasto su cui insiste Fausto Boni, il cofondatore e General Partner della società: “Siamo particolarmente soddisfatti per la raccolta di questo fondo di quinta generazione, sia perché realizzata in un contesto economico difficile come l’attuale, sia perché conferma la validità della strategia di investimento di 360 Capital e l’interesse degli investitori istituzionali, privati e industriali, cui siamo estremamente grati per il supporto ricevuto”. Del resto i periodi di crisi sono i migliori per stimolare l’innovazione e sfruttare le opportunità innescate dalle difficoltà, anche se magari non sempre potremo assistere alla nascita di aziende che rompono gli schemi come successo dopo il 2008, quando arrivarono Uber e Airbnb.
Andare oltre l’ostacolo, anche se è il Covid-19
“Il contesto attuale è a nostro avviso ricco di opportunità che vogliamo continuare a cogliere, afferma Cesare Maifredi, General Partner di 360 Capital, e lo testimoniano i cinque nuovi investimenti in società italiane che abbiamo finalizzato in piena emergenza Covid-19”. Nelle scorse settimane la società che tra le due sedi di Parigi e Milano gestisce un patrimonio di 400 milioni di euro, con più di 50 startup in portafoglio (tra cui Yoox, Supermercato24, Dove Conviene, Jobmetoo e Gruppo MutuiOnline), non si è mai fermata, tanto da chiudere i finanziamenti in Mela Works, l’app che consente di seguire più facilmente i lavori sul campo per la realizzazione di grandi progetti, e in Isaac, che ha progettato un dispositivo in grado di ridurre l’oscillazione di un edificio in caso di scossa di terremoto. E poi è arrivato il sostegno a Loopus, acceleratore analogico che velocizza e riduce l’impatto energetico nell’abilitare operazioni di machine learning e analisi di big data, a Lamp, soluzione nell’ambito della cyber-security e ad Amazing, motore grafico basato sulla mesh per applicazioni AR e VR che riduce l’utilizzo della memoria e preserva i dettagli.