Con quasi 3.000 startup incubate, 2.000 dipendenti, un fatturato di oltre 500 milioni di euro e 3 milioni di euro raccolti, in media, dalle startup supportate da ogni incubatore, l’ecosistema degli incubatori e acceleratori italiani è in continua crescita. E oltre il 60% supporta realtà a significativo impatto sociale o ambientale. I risultati emergono dalla ricerca “Social Innovation Monitor”, con base al Politecnico di Torino, realizzata grazie alla collaborazione del main partner InnovUp e con il supporto di Fondazione Giacomo Brodolini, Neolithic Evolution, Black Pear e Social Innovation Teams.
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L’ecosistema degli incubatori e acceleratori in Italia
Dal report emerge che gli incubatori e acceleratori nel nostro Paese sono 262, e occupano un totale di 1.950 dipendenti. La maggior parte di questi opera nel Nord-Ovest della nostra penisola, con prevalenza in Lombardia, dove se ne contano 61. Nel resto del Paese, si distinguono per il loro impegno l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Campania e la Toscana, rispettivamente con 32, 25, 21 e 19 incubatori. Durante il 2022 sono stati creati 11 nuovi incubatori, mentre altri hanno cessato le attività avviate negli anni precedenti. Secondo quanto emerge dal report sugli incubatori e acceleratori italiani, questo ecosistema conta su 2.850 startup che hanno partecipato a percorsi di incubazione e hanno fatturato oltre 500 milioni di euro. Nel corso del 2022, è quasi triplicato il valore medio dei metri quadri messi a disposizione per le attività di incubazione (oltre 8000 mq). Sempre rispetto allo scorso anno, sono aumentati i finanziamenti ricevuti dalle organizzazioni incubate, che hanno raggiunto un valore medio di oltre 3 milioni di euro per le startup supportate da ogni incubatore (da 1,97 milioni di euro nel 2021), a dimostrazione che, rispetto ad una contrazione generale degli investimenti, quelli nelle fasi pre-seed e seed si sono mantenuti stabili nel numero e sono aumentati nell’ammontare medio.
Servizi e settori degli incubatori e acceleratori
Per quanto riguarda i principali servizi offerti dagli incubatori e acceleratori, il primo risulta essere il “supporto allo sviluppo di relazioni”, seguito dall’“accompagnamento manageriale” e dal “supporto alla ricerca di finanziamenti”. Altri servizi rilevanti sono l’accesso a spazi fisici e la formazione imprenditoriale e manageriale. Dalle analisi del report, risulta che oltre il 60% degli incubatori e acceleratori supporta organizzazioni a significativo impatto sociale o ambientale. Inoltre, più della metà degli incubatori utilizza metodologie specifiche al fine di misurare il proprio impatto sociale o ambientale come organizzazione. I settori più rappresentati per le organizzazioni incubate a significativo impatto sociale o ambientale, sono quelli relativi alla salute e benessere (incluso lo sport) e lo sviluppo della comunità. Come emerge dai risultati, siamo ancora lontani dalla parità di genere dell’ecosistema. Nel 2022, solamente il 35% dei dipendenti dell’ecosistema degli incubatori e acceleratori italiani era di sesso femminile.