Eattiamo punta a valorizzare i prodotti di eccellenza a chilometro zero sul mercato mondiale. E adesso la startup ligure è a New York, a Food-X, il più prestigioso incubatore nel food
Un contatto diretto tra i consumatori e i produttori delle materie prime, questa è la mission di Eattiamo. Nata in Liguria, dall’incontro di Simona Morachioli, Nicholas Figoli, Francesco Pelosi, Francesca Marchini, Filippo Lubrano, Pietro Guerrera, la startup vuol essere un ponte tra i piccoli produttori locali e il cliente globale, che annulla le distanze e valorizza i prodotti tipici italiani. Prodotti eccellenti, che faticano ad andare oltre il chilometro zero, ma che hanno alte potenzialità di moltiplicare le proprie vendite a livello internazionale. E che adesso volano, con Eattiamo, a New York, a Food-X, il più influente programma di accelerazione economica interamente dedicato al mondo del cibo.
Una rete di produttori
Eattiamo, a solo un anno e mezzo dalla sua fondazione, vanta sul territorio nazionale una rete di 80 produttori, che hanno creduto in un progetto ambizioso costruito sulle capacità di un gruppo in cui ciascuno ha portato le proprie esperienze, pur venendo da ambiti diversi. La società ha chiuso il 2015 con un fatturato di circa 50mila euro, 400 ordini e 1500 confezioni spedite ovunque a livello internazionale, grazie ad un catalogo online con più di mille prodotti. Persino Danone ha attinto ai prodotti proposti da Eattiamo per i regali natalizi dei suoi dipendenti, preferendolo a Eataly.
Dopo H-farm, a New York con Food-X
L’azienda ha da poco terminato un periodo di accelerazione nell’incubatore di impresa veneto H-Farm, piattaforma digitale nata con l’obiettivo di aiutare i giovani imprenditori nel lancio di iniziative innovative supportandone la trasformazione in ottica digitale. Nel corso della “Demo night”, a cui hanno preso parte altre quattro startup, entrate come Eattiamo a ottobre scorso, i ragazzi liguri hanno presentato il loro percorso ad una platea di investitori, che sono stati colpiti positivamente dal progetto. Così, terminata l’avventura veneta, Eattiamo è stata scelta per partecipare a Food-X, il più influente programma di accelerazione economica interamente dedicato al mondo del cibo, con sede a New York. Dopo un lungo iter di selezione, i ragazzi liguri hanno iniziato il percorso newyorkese il 7 marzo: 14 settimane intense, fino alla metà di giugno, alla fine delle quali ci sarà un’altra demo-night.
“La speranza? Chiudere il round di finanziamenti”
“La speranza”, spiega Filippo Lubrano, membro del team, “è chiudere round di finanziamenti per lanciare il nostro business anche oltre oceano”. L’obiettivo è sviluppare sinergie con marketplace locali e approdare sulle grandi piattaforme come Ebay e Amazon; per quello che riguarda l’Italia, invece, è arrivare a 150 produttori entro la fine dell’anno e poi puntare al mercato europeo, approdando in Francia, Germania e Regno Unito. Eattiamo ha creato, a tal fine, una partnership con l’Università di Pollenzo, direttamente collegata a Slow Food. “Tra gli obiettivi della nostra startup – conclude Lubrano – c’è quello di attivarsi su tutti i presidi Slow Food, che in Italia sono 260. I ragazzi dell’Università di Pollenzo sono i nostri paladini del gusto e si occuperanno di trovare e segnalare tutte le eccellenze che meritano di essere inserite sul nostro portale”.