L’azienda stringe un accordo con il Politecnico di Milano. Obiettivo? Ricerca, trasferimento tecnologico, da e verso le imprese, ma anche formazione tecnica di alto livello
Un’intesa firmata in nome dell’innovazione. Finmeccanica e il Politecnico di Milano hanno siglato un accordo per la definizione di progetti condivisi in diversi ambiti di ricerca, sviluppo, innovazione e formazione.
Con l’atto che dà vita al progetto Innovation Hub, Finmeccanica fa un passo in avanti verso un nuovo modo di intendere l’innovazione. L’azienda si apre alle collaborazioni con università, enti di ricerca, imprese e vuole alzare l’asticella sulla Open Innovation, consapevole del fatto che una grande impresa, oltre a valorizzare le idee più originali prodotte al proprio interno, deve prestare attenzione anche all’innovazione prodotta e disponibile al di fuori dei propri confini.
Dall’altro lato, il Politecnico di Milano, inoltre, affida un ruolo cruciale alle partnership strategiche con importanti aziende italiane e internazionali su tematiche di ricerca di interesse comune. L’obiettivo dell’ateneo è orientare la sua ricerca di base all’integrazione in contesti applicativi di interesse industriale, oltre che creare osservatori congiunti sull’evoluzione tecnologica.
9 aree tecnologiche interessate e attenzione ai bandi
Nove le aree tecnologiche che, in via preliminare, fanno parte dell’accordo: fluido – aero dinamica, strutture e materiali strutturali e multifunzionali, sistemi meccanici ed elettrici, sistemi e componenti avionici, sistemi elettronici di guida, navigazione e controllo, ingegneria del software, system engineering, sensoristica ottica e acustica, robotica spaziale. A queste aree si aggiunge un ambito di collaborazione relativo alla formazione manageriale e professionale.
Particolare attenzione sarà anche dedicata alla partecipazione congiunta a bandi e programmi di ricerca a carattere regionale, nazionale e internazionale. In ambito europeo saranno sviluppate iniziative legate a programmi di ricerca quali Horizon 2020, il più importante programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione varato dall’Unione Europea, e Clean Sky 2, focalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale dell’aviazione commerciale, che mira allo sviluppo eco–sostenibile del trasporto aereo.
Moretti (Finmeccanica): «Necessario aprirsi a processi di innovazione/invenzione»
«L’orientamento delle imprese verso l’innovazione – sottolinea Mauro Moretti, ad e dg di Finmeccanica – è a oggi sempre più legato alla individuazione di fonti di conoscenza avanzate che solo il sistema di ricerca universitario può soddisfare e che sostengano le imprese nel mantenimento di una posizione competitiva sul mercato nazionale e internazionale. E’ necessario, per una grande impresa come Finmeccanica, “aprire” a processi di innovazione/invenzione, in modo focalizzato e, come nel caso di Innovation Hub, con centri di eccellenza di livello internazionale. L’obiettivo per Finmeccanica è quello di individuare un numero selezionato di poli universitari, con eccellenze riconosciute a livello internazionale, con cui attivare collaborazioni più mirate e strutturate, focalizzate non solo alla ricerca e al trasferimento tecnologico, da e verso le imprese, ma anche alla formazione tecnica di alto livello. L’accordo con il Politecnico di Milano – conclude Moretti – va in questa direzione, con l’obiettivo di rafforzare le proficue sinergie tra industria e ricerca a beneficio del sistema Paese».
Azzone (Politecnico di Milano): «Vogliamo affiancarci alle realtà industriali del Paese»
«L’accordo con Finmeccanica si inquadra in una strategia in cui il Politecnico di Milano vuole affiancarsi alle realtà industriali del Paese per collaborazioni di medio termine volte a creare un ambiente di ricerca sempre più permeabile tra le metodologie scientifiche accademiche e le esigenze e le tecnologie industriali – afferma Giovanni Azzone, Rettore dell’Ateneo – In questa strategia Finmeccanica, che rappresenta un punto di riferimento internazionale di numerosi settori dell’ingegneria, e la sua volontà a investire in ricerca con il Politecnico di Milano, rappresentano una opportunità per l’innovazione, per i ricercatori di entrambe le istituzioni e soprattutto per l’attrattività del nostro Paese. Un comitato – guida sarà istituito con funzioni di indirizzo strategico e di monitoraggio affinché le volontà si trasformino in progettualità».