I Cook u it è una startup che da giugno andrà alla conquista delle case dei londinesi con piatti regionali italiani e con chef italiani a domicilio (senza dimenticare un tocco di design)
La cucina italiana sbarca nella city. Non si tratta di un ristorante qualunque, ma di una startup che ha già destato l’attenzione dei media inglesi. I cook u it porterà inbfatti i sapori tipici italiani nelle case dei londinesi, grazie a un servizio che garantirà chef specializzati a domicilio.
Le tradizioni italiane
Per fare questo, la startup assolderà i migliori chef italiani che risiedono nella capitale inglese. L’obiettivo è selezionare professionisti che possano rappresentare le diverse tradizioni culinarie regionali italiane, mettendo così a disposizione del cliente un ampio ventaglio di prodotti. “L’Italia è conosciuta per la sua bellezza e per l’ottima cucina, importare questi sapori regionali nella capitale inglese vuol dire interpretare la tradizione e la cultura italiana attraverso i suoi piatti tipici”, ha commentato uno dei portavoce di I cook u it, “La cucina italiana vanta una serie incredibili di ingredienti e combinazioni, sembra quindi impossibile porre un limite quantitativo alle ricette realizzabili ispirandosi alle cucine regionali”.
Una rete di chef regionali
I cook u it può contare su un altissimo numero di chef specializzati, che negli ultimi anni hanno scelto Londra come location abitativa e professionale. Il team, coordinato dallo chef siciliano Enzo Olivieri,si attiverà nel mese di giugno. Per rendere il processo più funzionale e veloce, un’app metterà in contatto diretto il cliente con lo chef. Nata dall’inventiva della i2i, venture capital italiana con sede a Londra, la startup ha tutte le potenzialità per garantire al cliente un’esperienza italiana totale, senza compromessi.
Un’esperienza personalizzata
“Il nostro obiettivo sarà personalizzare ogni singola esperienza, puntando sul valore delle cucine regionali: non ci baseremo solo sui piatti tipici della regione di riferimento, ma punteremo molto sulla creatività dello chef, che ben conosce i sapori tradizionali e può interpretarli, proponendo piatti via via rivisitati”, ha spiegato Francesco Santilli, associate manager della i2i. Gli obiettivi della startup non sposano solo la promozione della cultura culinaria, ma vanno oltre. Il caso di Design meets Sicily, collezione di oggetti di design dell’architetto Salvatore Spataro, ne è un esempio calzante: gli oggetti di design sposano i piatti proposti dagli chef, in modo che la City abbia modo di conoscere anche il lato più artistico e creativo delle varie regioni italiane.