Nuovo round, alla startup parmense altri 200mila euro di finanziamenti. Presto in produzione le prime unità vendibili, interessati per primi saranno i settori vino, olio e birra
Altri 200mila euro di fiducia per DNAPhone, startup parmense che realizza dispositivi ottici integrati con lo smartphone per l’analisi di qualità di prodotti agroalimentari. Si tratta del secondo aumento di capitale in 9 mesi: dopo l’iniezione del giugno scorso, la stessa compagine di investitori, composta da Borealis Tech Ventures, Capital B! e altri investitori privati, Giampaolo Cagnin (Synergetic srl) e Francesco Mutti (Red Lion srl) ha rinnovato infatti la fiducia nella startup con altrettanti 200.000 euro, per un totale quindi di 400.000 euro. Un investimento che servirà per il completamento del design funzionale e la certificazione del prodotto, la produzione delle prime unità vendibili, la chiusura degli accordi commerciali con i distributori e le partnership con le aziende di reagenti.
Controlli di qualità nella filiera alimentare
I dispositivi sono pensati in particolare per le micro e piccole imprese che hanno la necessità di acquistare strumentazioni per incrementare il numero di analisi interne e migliorare la qualità dei propri prodotti a costi sostenibili. Con DNAPhone queste aziende hanno la possibilità di eseguire controlli di parametri qualitativi durante tutte le fasi della produzione sulle principali filiere alimentari (si inizierà dai settori di vino, olio e birra). Il tutto grazie a un’elevata semplicità d’uso e un’estrema compattezza che ne consentono l’utilizzo in qualsiasi luogo. Inoltre, un’ampia versatilità e la possibilità di applicazione in un vasto range di analisi si uniscono ad una efficiente gestione dei dati, elevata affidabilità dei risultati e costi contenuti. “Il primo round è servito a consolidare le competenze interne della società con l’acquisizione di figure professionali di alto profilo, sia tecniche che manageriali, completare lo sviluppo della piattaforma tecnologica “Smart Analysis”, depositare la domanda di brevetto relativa alla tecnologia ottica di DNAPhone e instaurare contatti commerciali diretti con aziende di settore e istituzioni chiave nel mercato agroalimentare, in breve a completare la fase di pre-industrializzazione – ha spiegato Alessandro Candiani, CEO & co-fondatore di DNAPhone – Oggi questo nuovo aumento di capitale ci aiuterà a completare alcune delle linee strategiche di sviluppo della tecnologia e a prepararci alla commercializzazione del prodotto, prevista intorno a giugno/luglio 2016”.
Smart analysis
Fondata a luglio 2014 da Alessandro Candiani, Michele Sozzi e Alessandro Tonelli, tre ricercatori dell’Università di Parma già operativi nell’ambito della biosensoristica, DNAPhone è entrata a fare parte del programma di incubazione del gruppo Buongiorno ad aprile 2014 dopo la seconda edizione del Pitch Day di Parma. Il core business è realizzare strumenti portatili di analisi per il settore agroalimentare in modo semplice, affidabile ed economico. Lo sviluppo della piattaforma tecnologica “Smart Analysis” oggi consente di realizzare un vasto range di analisi biochimiche su matrici liquide a un costo molto competitivo, con impieghi che potrebbero estendersi facilmente oltre a quello agroalimentare, anche ad altri ambiti, tra cui il veterinario e il medico. Inoltre, grazie al finanziamento della Comunità Europea, ottenuto attraverso il programma di Accelerazione IMPACT, è stato pressoché ultimato il WeLAB, laboratorio scientifico di DNAPhone dedicato al settore educativo e già utilizzato dalla società per realizzare workshop didattici con le Università e gli istituti locali.
B-ventures
B-ventures è un progetto nato all’interno del Gruppo Buongiorno nel 2013 con l’obiettivo di accelerare la crescita di startup innovative, sfruttando la sua esperienza internazionale in ambito mobile e digital, e offrendo accesso alla rete di investitori e business angels costruita nei 15 anni di vita dell’azienda. Nata da una iniziativa di Mauro Del Rio, fondatore e presidente di Buongiorno, affiancato da Simona Torre, b-ventures entra oggi a far parte di DOCOMO Digital, confermando la volontà del Gruppo di rimanere fortemente legata al mondo delle startup, dell’imprenditorialità e dell’innovazione tecnologica, a livello europeo e internazionale. Da giugno 2013 sono 12 le startup entrate nel programma b-ventures, alle quali sono stati offerti spazi in coworking nelle sue sedi italiane e straniere, finanziamenti e co-finanziamenti personalizzati, un programma di mentoring intensivo, coaching 1to1 multidisciplinare e assistenza al fundraising.