Una app per ridurre i rifiuti di cibo in famiglia, una campagna per favorire il consumo di ortaggi imperfetti e un sistema innovativo per trasportare frutta nelle regioni calde. Questi alcuni dei progetti vincitori
Ambasciatori per la lotta contro lo spreco alimentare. E startupper. Sono i dodici vincitori di #FoodSavingBEC, la competition organizzata da Bocconi, Expo, Mipaaf e Commissione europea. E provengono da otto nazioni e dieci università diverse.
Secondo i dati della Fao un terzo del cibo prodotto sul pianeta non viene mai mangiato e lo spreco alimentare è responsabile dell’emissione in atmosfera di 3,3 tonnellate equivalenti di CO2 (tra il 6 e il 10% delle emissioni totali di gas serra – solo Stati Uniti e Cina, tra le nazioni del mondo, emettono di più), dell’occupazione di 1,4 miliardi di ettari di suolo (solo la Federazione russa è più estesa) e del consumo di 250 chilometri cubi d’acqua (nessun paese al mondo ne utilizza altrettanta). Queste le problematiche ai quali i progetti partecipanti al premio dovevano rispondere.
Il risultato? Il premio supply chain è andato a B.e. cool, un sistema di refrigerazione a basso contenuto tecnologico ma alto contenuto di intelligenza, che consentirebbe di mantenere la temperatura e l’umidità necessarie al trasporto delle banane in un paese in via di sviluppo come il Kenya. Come? Grazie a una cella frigorifera a evaporazione che non necessita di elettricità e verrà installata sui truck per il trasporto di banane. Una spugna bagnata tenuta tra due pannelli di poliuretano che fanno evaporare l’acqua aiuta a mantenere il corretto grado di umidità all’85-90%. Le banane verrebbero appese al soffitto per evitare di essere danneggiate.
Il premio startup è andato a una app che aiuta la famiglia a non sprecare pianificando gli sprechi alimentari, rammentando all’utente quando i cibi stanno per scadere e suggerendo le migliori ricette per utilizzarli. FoodAid si propone di salvare il 22% dello spreco alimentare famigliare per un totale di 24 euro al mese attraverso un sistema di planning della spesa, uno che indica la scadenza dei cibi e un assistente alla cucina virtuale.
Infine include un supereroe, in vero stile americano, la campagna di comunicazione diretta ai cittadini americani per stimolare il consumo di frutta e verdura indipendentemente dal loro aspetto esteriore. Sviluppata da The Tomato Team è il progetto che ha vinto il primo premio per la comunicazione. Una carota storta, una mela poco lucida, un limone irregolare chiedono a gran voce agli americani di non essere evitati. “Be our hero”, urlano nel claim. Perché il cibo non è occhio ma è gusto.
I 12 vincitori provengono da otto paesi e dieci università diverse, a conferma della grande diversity che ha caratterizzato la competizione, con più di 100 partecipanti da 25 paesi.