Permettere ai lavoratori di prenotare in remote la propria scrivania e, alle aziende di monitorare le presenze e organizzare gli spazi in modo efficace e sicuro. Questa la svolta di Nibol che in breve tempo ha innovato la propria piattaforma ampliandola in base alle esigenze dovute all’emergenza sanitaria
Round da mezzo milione di euro per Nibol, la startup milanese dell’ufficio diffuso nata nel 2018. I 500mila euro di aumento di capitale serviranno per l’assunzione di nuovi membri del team, che aiuteranno la startup a sviluppare il servizio in tutta Europa. Nata come app per lo smartworking, Nibol ha trovato un interlocutore nelle aziende alle prese con la gestione del rientro in ufficio e delle nuove forme di lavoro diffuso, adattando la piattaforma in base alle esigenze emergenti di aziende e professionisti.
Verso un sistema ibrido: smartworking e presenza in ufficio
A seguito dell’emergenza sanitaria, il lavoro è diventato (per necessità o per virtù) più flessibile, più diffuso e più digitale. E’ cambiato in tutti i suoi aspetti, dalle interazioni tra colleghi alla gestione degli ambienti e degli uffici, dalle situazioni formali come riunioni, colloqui e buste paga, a quelle più informali come la pausa pranzo. E se le videocall sono ormai il pane quotidiano delle nostre giornate lavorative, l’ufficio del futuro molto prossimo, è senza dubbio quello delle piattaforme per gestire lo smartworking, in cui i lavoratori possono prenotare la propria postazione quando sono in sede. La tendenza infatti è non avere più una postazione fissa, ma ruotare a seconda della presenza in sede lavorativa, prenotando la scrivania disponibile quel giorno.
Nata come un’app che permette agli smartworkers di prenotare postazioni di lavoro in locali e caffetterie, Nibol ha esteso la sua piattaforma tecnologica anche alle aziende, che usano lo strumento per mappare i propri uffici, permettere ai lavoratori di prenotare la propria scrivania e, quindi, monitorare le presenze e organizzare gli spazi in modo efficace e sicuro.
“Il futuro del lavoro sarà basato su un sistema ibrido, fatto di smartworking e giornate in ufficio, ha dichiarato spiega Riccardo Suardi, Ceo e founder di Nibol. In questo contesto, Nibol agevola la gestione degli spazi sia per l’azienda che per il dipendente. Vogliamo diventare il punto di riferimento per la gestione a 360° dell’ufficio diffuso”.
Il punto di riferimento per la gestione a 360° dell’ufficio diffuso
“Stiamo lavorando per diventare il punto di riferimento per la gestione a 360 gradi dell’ufficio diffuso: oggi diamo la possibilità di caricare la piantina dei propri spazi e definire le postazioni prenotabili, domani metteremo a disposizione delle aziende i coworking, le sale riunioni e gli spazi esterni che avevamo già nel nostro network”, ha detto Riccardo Suardi.
Tra gli investitori di questo round anche Luca Rancilio di Rancilio Cube: “Investiamo in Nibol soprattutto per due motivi: la capacità e la velocità di sviluppo del prodotto tecnologico, che dimostra già una buona maturità e scalabilità, e la posizione unica che la startup è riuscita ad acquisire in un mercato che cambierà moltissimo nei prossimi anni come è quello del ‘future of work”, ha concluso Rancilio.
Ricordiamo che in un recente report McKinsey: secondo il 95% dei manager, la digitalizzazione dell’ufficio e della collaborazione tra lavoratori è la più grande trasformazione portata dalla pandemia.