Apre il 2 ottobre a Bolzano un vero e proprio parco tecnologico, integrato nella città con centri di ricerca pubblici, imprese innovative e laboratori di ricerca applicata
Ben 190 mila metri cubi (che diventeranno 750 mila, secondo le previsioni di sviluppo) pronti ad accogliere il contributo di 6 enti di ricerca e ad ospitare 40 startup, 20 laboratori e altrettante corporate. Quattro direttrici: Green, Food, Ict&Automation, Tecnologie Alpine. E già Huawei, Maccaferri, Grandi Salumifici Italiani e Leitner hanno in programma di insediare i propri centri di sviluppo. Con queste premesse apre il 2 ottobre apre a Bolzano il NOI Techpark, mentre il 20 dello stesso è in programma l’inaugurazione, con il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. La mission di questa struttura sta nello stesso acronimo, Nature of Innovation. L’obiettivo, insomma, è tenere uniti, in un parco tecnologico integrato nel tessuto urbano e nella vita sociale della città di Bolzano (nelle intenzioni nasce come un vero e proprio quartiere), centri di ricerca pubblici, imprese innovative e laboratori di ricerca applicata. Finanziatrice dell’opera (costato oltre 100 milioni di euro di investimento pubblico) la Provincia Autonoma di Bolzano. «NOI Techpark – ha spiegato Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano con i suoi laboratori e le sue imprese sarà la piattaforma di interscambio tra le best practice imprenditoriali, di inno vazione, di ricerca scientifica applicata dell’intero Paese con il Nord Europa».
Da Huawei a Maccaferri
La divisione infrastrutture Ict di Huawei, colosso cinese dell’Ict, costruirà un Innovation hub per le attività R&S nei settori green, alpine, food, automation e welfare. Huawei è già partner tecnologico di Alperia, società pubblica per l’energia, per lo sviluppo della banda larga in Alto Adige. A Bolzano un nuovo reparto per elaborare e sviluppare infrastrutture Ict nel campo della safe e smart city e dell’Internet of Things. Alla pari delle altre realtà, anche Huawei ha dovuto sostenere la procedura di selezione per entrare in NOI Techpark. Così come Maccaferri che dal 2014 ha insediato a Bolzano il proprio Innovation Center che sviluppa nuovi sistemi per il contenimento di frane e valanghe. Un esempio di tecnologia alpina che si integra perfettamente in un territorio che dalla coabitazione con la montagna ha ricavato forza per il proprio sviluppo. Grazie anche al turismo e alle sue infrastrutture (Leitner, leader mondiale nella produzione di impianti di risalita, anch’essa al NOI Techpark) e alle specialità gastronomiche rappresentate nel NOI Techpark da Senfter, marchio dello speck che fa capo al gruppo Grandi Salumifici Italiani di Modena.
La ricerca
Al NOI Techpark le aziende potranno sfruttare le sinergie con 6 istituti di ricerca che si avvalgono di collaborazioni internazionali: Fraunhofer Institute Italia, Eurac Research, Unibz-Università di Bolzano, Centro di sperimentazione agroforestale Laimburg, Eco Research, Agenzia CasaClima. Saranno loro, insieme a IDM Alto Adige, agenzia della Provincia Autonoma di Bolzano e della Camera di Commercio che sovrintende allo sviluppo innovativo dell’economia locale, a gestire gli oltre 20 laboratori di ricerca di base e applicata a disposizione delle imprese.
I 5 requisiti per l’ammissione
Per essere ammesse al NOI Techpark tutte le imprese, tanto le multinazionali quanto le startup hanno dovuto superare l’esame di una commissione tecnica che verifica la sussistenza di cinque requisiti: il grado di contenuto tecnologico e innovativo del progetto candidato. La compatibilità con la strategia di sviluppo del Techpark. Il potenziale e la sostenibilità del business. La reputazione del team imprenditoriale. Le ricadute sul territorio dell’iniziativa economica.