Tra gli obiettivi futuri della startup il lancio di un nuovo portale dedicato alle aste, il miglioramento del sistema di machine learning e l’assunzione di 20 nuove figure (passando così a 40 totali nei prossimi 12 mesi)
Chiude un aumento di capitale da 300mila euro Reviva, la prima startup in Italia specializzata nella vivacizzazione delle aste immobiliari grazie a un metodo che unisce intelligenza artificiale e marketing esperienziale e che permette così di aumentare il numero di immobili venduti in asta evitando una svalutazione economica a causa delle numerose aste deserte. Reviva sta infine concludendo un importante finanziamento convertibile con una delle più importante banche italiane.
Questo è il secondo round consecutivo di raccolta di capitale chiuso dalla startup dall’inizio del 2021: il primo, concluso a fine marzo, ammontava a 250 mila euro ed è stato riservato esclusivamente a business angels, investitori e operatori real estate.
La cifra raccolta contribuirà al raggiungimento dei prossimi obiettivi della startup, come il potenziamento degli strumenti dell’area marketing, il miglioramento della tecnologia proprietaria e, in particolar modo, del sistema di machine learning alla base dell’intelligenza artificiale utilizzata da Reviva.
“Quando abbiamo aperto il precedente Round non immaginavamo di essere così interessanti agli occhi dei Business Angel, pertanto avevamo messo un limite a 250.000 euro. Come spesso accade, però, la realtà ha superato le nostre aspettative e abbiamo ricevuto così tante richieste da parte di business angel che abbiamo deciso di lanciare subito il secondo round. La cosa importante è che molti dei nomi che sono entrati sono strategici per noi, per la loro expertise e il loro il network nel mondo finanziario.” Ha commentato Ivano De Natale, CO-Founder di Reviva.
Tra le novità, la startup di vivacizzazione aste sta inoltre concludendo un importante finanziamento convertibile con una delle più importante banche italiane.
Nuova campagna di assunzioni
La startup prevede, inoltre, una forte campagna di assunzioni, che punta ad arrivare da 20 a 40 dipendenti entro la fine del 2021 ampliando soprattutto la divisione del Marketing, del web developing e dei data scientist preposti allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Nei prossimi mesi è prevista l’apertura di 20 nuove posizioni, che saranno rivolte a: Content Specialist, Copywriter, Seo Specialist, Funnel Specialist così come Data Scientist e Machine Learning Specialist.
“Questa nuova campagna di assunzioni dimostra nel concreto la crescita che Reviva ha fatto in questi anni, ma soprattutto la voglia continua della nostra realtà di affermarsi sempre di più sul mercato, ampliando e perfezionando le nostre divisioni interne. Arrivare a raddoppiare il nostro team è sicuramente un qualcosa di ambizioso, ma che riflette il nostro animo imprenditoriale e la nostra filosofia.” – conclude Ivano De Natale.
Il mercato delle Aste immobiliari
Prima realtà in Italia ad introdurre la figura dei vivacizzatori d’asta, Reviva sta incontrando l’interesse dei principali player del settore NPL (Crediti Non Performanti) ovveri i prestiti concessi dalle banche, ma che non possono essere ripagati dal debitore. L’obiettivo della startup è da sempre quello di far conoscere maggiormente il meccanismo delle aste immobiliari che ha dalla sua un aspetto sociale ancora oggi poco valorizzato. Evitare che un’asta vada deserta, riuscendo a vendere l’immobile al prezzo più alto possibile, supporta da una parte il creditore, ovvero la banca, che recupera il prestito ritornando ad avere maggior liquidità e quindi a concedere nuovi prestiti, e dall’altra parte aiuta il debitore che riesce a vendere ad un prezzo equo, così da saldare il proprio debito. Si tratta però di un settore percepito dal potenziale acquirente come particolarmente macchinoso e fortemente burocratizzato, che vede in Italia circa 250.000 aste giudiziarie immobiliari all’anno di cui il 72% vanno deserte. Questo comporta un deprezzamento degli immobili a fine dell’anno del 29%. Il valore complessivo degli immobili posti in asta si aggira intorno ai 18 miliardi di euro.