Nel Cda entra Gianluca Dettori. “C’è una grande domanda di Italia in tutto il mondo, che vogliamo soddisfare recuperando valore, marginalità e dignità per i produttori italiani che partecipano al nostro marketplace”
Italian Artisan, marketplace digitale che connette brand e retailer internazionali a fornitori artigianali di alta qualità nei settori moda, design e arredo, ha chiuso un seed round da 1,3 milioni di euro, di cui 500mila da business angels internazionali e 800mila dal fondo Primo Ventures che, attraverso i fondi Primo Digital e Primo Digital Parallel Italia, ha rilevato una quota di minoranza della società. In seguito all’investimento Gianluca Dettori, partner di Primo Digital e presidente di Primo Ventures, entra a far parte del cda della startup.
“Dietro il marchio made in Italy si cela un valore inestimabile di competenze, esperienza e creatività, spesso retaggio di mestieri tramandati attraverso le generazioni – ha commentato Dettori -. La visione di Italian Artisan di creare un Alibaba della produzione di qualità italiana è ambiziosa e ci ha convinto. C’è una grande domanda di Italia in tutto il mondo, che vogliamo soddisfare recuperando valore, marginalità e dignità per i produttori italiani che partecipano al nostro marketplace”.
Obiettivi del round
Le nuove risorse consentiranno alla startup di ampliare una community che già può contare su 700 artigiani italiani, ai quali sono già state fornite più di 500 commesse da 45 Paesi, e 11mila brand. La base clienti internazionale è destinata a crescere e in parallelo si punta alla semplificazione dei processi di filiera, oltre che al miglioramento dell’esperienza utente. Una parte delle risorse verrà inoltre investita in marketing, rafforzamento del team commerciale e nella crescita su aree ad alto potenziale, in primis Europa e Nord America.
Italian Artisan
Fondata nel 2015 da David Clementoni, Italian Artisan è oggi diventata una piattaforma accessibile a brand, distributori e negozianti di tutto il mondo di progettare, realizzare e commercializzare prodotti sviluppati da laboratori artigianali italiani. In modo veloce ed efficiente. Un modello di business che punta a “chiudere il 2023 triplicando il gross merchandising value”, spiega Clementoni. Che aggiunge: “Reinvestiremo i fondi in tre ambiti: tecnologia e innovazione di processo, perché vogliamo fornire alle pmi una tecnologia con un accesso semplificato.
La piattaforma consente a marchi, distributori e negozianti di tutto il mondo di progettare, realizzare e commercializzare prodotti messi a punto da laboratori artigianali in 54 distretti di eccellenza sul nostro territorio, notoriamente ricco di Pmi, con l’obiettivo di rendere la produzione made in Italy decentralizzata, accessibile, trasparente e sostenibile. Co-fondatrice e ceo di Italian Artisan, a cui si è unita nel 2020, è Olga Iarussi, forte di una lunga esperienza come ceo e general manager in multinazionali del fashion e degli Fmgc (Fast moving consumer goods). Il team è composto da 20 talenti con un’età media di 26 anni (l’80% sono donne), cui si aggiunge un network di esperti nella manifattura collocati nei vari distretti.