«Il team sta lavorando su applicazioni di intelligenza artificiale che hanno un incredibile potenziale per rivoluzionare l’assistenza sanitaria la diagnostica e il trattamento»
La startup biotech AI Unlearn con sede a San Francisco, nota per aver costruito una piattaforma di apprendimento automatico che crea profili di “digital twins” o “gemelli digitali” di pazienti in studi clinici, ha chiuso un round 15 milioni di dollari guidato da Radical Ventures e Wittington Ventures. Obiettivo del finanziamento, espandere le partnership e accelerare l’approvazione normativa del suo strumento. Arrivando così a un totale di 85 milioni di dollari raccolti.
Nel CdA entra Mira Murati di OpenAI
Oltre all’iniezione di capitale, il Consiglio di Amministrazione Unlearn vede il nuovo ingresso di Mira Murati, chief technology officer di OpenAI, ben nota per aver creato la chatbot ChatGPT. «Il team di Unlearn sta lavorando ad applicazioni di intelligenza artificiale che hanno un incredibile potenziale per rivoluzionare l’assistenza sanitaria, la diagnostica e il trattamento», ha precisato Murati a Reuters.
Mentre l’intelligenza artificiale generativa è nota per la creazione di contenuti come testi, immagini e codice di computer, Unlearn sta utilizzando questa la tecnologia AI per costruire gemelli digitali per accelerare i test clinici sui farmaci attraverso le sue reti neurali. In particolare raccogliendo i dati dei pazienti dagli studi clinici, la piattaforma di Unlearn calcola un digital twins per ognuno di esso e popola il braccio di controllo con essi.
In caso di successo, il software di Unlearn potrebbe ridurre i costi dei trial clinici per le aziende farmaceutiche, riducendo il numero di persone da arruolare, sostituendo i pazienti che ricevono un placebo.
L’intelligenza artificiale generativa nei trial clinici
Il finanziamento raccolto da Unlearn è arrivato dopo l’approvazione, a settembre, da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) per aver utilizzato il suo approccio basato sull’intelligenza artificiale per condurre studi clinici più piccoli e più rapidi e aver concluso diversi accordi multimilionari con aziende farmaceutiche, tra cui Msd. Con un focus sugli studi clinici di Fase III, Charles Fisher, amministratore delegato di Unlearn, ha affermato: «per noi la grande priorità sul fronte normativo è collaborare con i produttori di farmaci per eseguire studi e creare un precedente».