L’Agenzia Spaziale Europea ha destinato 44,2 milioni di euro a quattro startup innovative operanti nel settore dei lanciatori spaziali. Le società che hanno ricevuto i capitali sono tre tedesche –Hyimpulse, Isar Aerospace e Rocket Factory Augsburg – e una britannica, Obrex. Ciascuna di queste realtà è stata inserita nel programma Boost!, che punta a favorire la commercializzazione di tecnologie spaziali.
ESA, qual è il ruolo dei lanciatori per la space economy
Per capire l’importanza che rivestono i lanciatori, come porta d’accesso allo spazio e alla sua florida economia, bastano le parole di Joseph Aschbacher, amministratore delegato dell’ESA. «In questo momento – diceva nel 2023 – le mie priorità sono tornare il prima possibile ad assicurare l’accesso allo spazio e aggiungere un nuovo gruppo di lanciatori ad Ariane 6 e a Vega C, che saranno i vettori europei del prossimo decennio. In un contesto sempre più competitivo, destinato a muovere più di mille miliardi di dollari l’anno entro un decennio, l’Europa non può rimanere indietro rispetto a Stati Uniti, Cina, India, Arabia Saudita e Giappone, che investono sempre di più».
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Le startup dei lanciatori spaziali finanziate dall’ESA
Come si legge su Space Economy 360, Isar Aerospace sta lavorando da quasi 15 anni su Spectrum, un lanciatore per piccoli satelliti; Orbex si occupa allo stesso modo di Prime, con serbatoi in fibra di carbonio; Hylmpulse punta a perfezionare il razzo Sr75 (in foto d’apertura), il cui motore utilizza paraffina e ossigeno liquido; Rfa One è infine il lanciatore di Rocket Factory Augsburg.