Fondata nel 1957, è una società leader per specifici componenti chimici dei semiconduttori. L’industria globale vale 550 miliardi
Nella partita globale dei semiconduttori non sono presenti soltanto le Big Tech. In campo troviamo anche il pubblico, con i Governi di mezzo mondo sempre più interessati (e preoccupati) rispetto agli scenari futuri. Va letta in quest’ottica la scelta del Giappone: l’esecutivo ha infatti annunciato un piano da 6,3 miliardi di dollari per rilevare e privatizzare JSR Corp, uno dei produttori nipponici leader per quanto riguarda particolari componenti chimici dei chip. Come riassume Bloomberg, l’operazione si inserisce in un contesto geopolitico sempre più incerto, con i rapporti tra Washington e Pechino ormai ai minimi termini.
Sul marco argomento chip e crisi delle forniture abbiamo dedicato uno dei nostri dossier, in cui potete fare un veloce giro del pianeta alla scoperta delle aziende e dei Paesi più all’avanguardia. Nel suo complesso l’industria vale 550 miliardi di dollari. Fondata nel 1957 JSR Corp è uno dei produttori leader di specifici componenti chimici dei semiconduttori. Se l’operazione dovesse andare in porto Tokyo andrebbe così a proteggere la propria economia, evitando scalate di Big Tech estere.
Sappiamo che è in Oriente che si sta giocando la partita dei chip. Il futuro politico di Taiwan, in bilico da oltre mezzo secolo, determinerà il futuro dell’industria dei semiconduttori, dal momento che è il Paese leader di questo ambito così complesso e frammentato. Il Giappone ha vissuto un periodo, negli anni Ottanta, da leader globale, mentre oggi si concentra soprattutto sull’export di prodotti chimici legati alla produzione dei chip. Dell’offerta per acquisire JSR Corp ha scritto anche in Financial Times, rendendo l’idea della portata storica di questa scelta di investimento.