Al via i Milano Matching Days. Da oggi venti startup esplorano l’ecosistema meneghino e visitano i centri tecnologici Mind, Talent Garden, Fintech District e Polihub. Così la città prova ad attrarre nuovi talenti. Dall’Agritech al Fintech: ecco chi sono
Da oggi Milano abbraccia ancora di più l’Europa e il mondo intero. Perché da stamattina, e per i prossimi cinque giorni, venti startup nei settori del fintech, scienze della vita, ICT, cleantech, agritech, e-commerce, wealth management, smart mobility e fashiontech sono arrivate a Milano. Stanno partecipando a Milano Matching Days, occasione di confronto su nuove realtà innovative a livello internazionale che potrebbero scegliere proprio il capoluogo lombardo per accrescere il proprio business. Milano nel secondo trimestre del 2022 contava la presenza del 18,9% di startup innovative secondo i dati diffusi dal Ministero per lo Sviluppo Economico con UnionCamere e Infocamere e prima della pandemia il fatturato medio per startup in Lombardia era pari a 508 mila euro (fonte: Booklet Startup Assolombarda). Per attrarre investimenti esteri la prima edizione dei Milano Matching Days, prevista da oggi e fino al 10 marzo, vedrà la presenza di queste venti realtà di calibro internazionale, tra startup e scaleup – 15 europee e 5 extraUE – potenzialmente interessate a crescere nell’ecosistema milanese. L’iniziativa è promossa da YesMilano, il brand di Milano&Partners che rilancia Milano nel mondo per attrarre visitatori, talenti e investimenti esteri.
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Cosa succede ai Milano Matching Days
Cinque giorni per far conoscere le realtà che gravitano attorno all’innovazione lombarda con visite presso le sedi dei principali players e centri tecnologici come il Mind, Talent Garden, Fintech District, Polihub, momenti di networking con investitori e altri entri dell’ecosistema (principalmente a Palazzo Giureconsulti, sede degli uffici di M&P), ma anche per testimoniare le novità di una città costantemente in evoluzione. Milano Matching Days servirà ai team che parteciperanno a entrare nel vivo di Milano, esplorandone l’ecosistema innovativo a 360 gradi, e alla città metropolitana per attrarre nuovi talenti.
Le 20 startup partecipanti – alcune delle quali erano a Helsinki lo scorso novembre in occasione di Slush, tra i principali eventi tech internazionali – operano principalmente nei settori del Fintech, delle Life Sciences, dell’ICT e del Cleantech. I Milano Matching Days sono una delle attività che M&P organizza per promuovere il capoluogo lombardo. Il 2022 è stato un anno di forte espansione per l’attività, che ha incontrato 500 aziende e ha accolto Illumina, Stuart, Napo Therapeutics, Impact.com, Planted, Wuxi Paike, ChargePoint, Solaris, Trade Republic, Level Quantum, Flexport, per un totale di circa 40 milioni di euro investiti e 150 nuovi posti di lavoro creati nel 2022.
Le venti startup internazionali
Tra i team che prenderanno parte all’iniziativa, nel settore Agritech ci sono Agrodit, startup svedese che aiuta gli agricoltori a essere più sostenibili ed è interessata a Milano per il mercato che gira attorno al settore dell’agricoltura, per le condizioni climatiche favorevoli e l’alto potenziale a livello economico e Trendi, canadese, che utilizza la robotica per aiutare l’agricoltura e l’industria alimentare a recuperare e trasformare i rifiuti alimentari in prodotti di valore, contro lo spreco alimentare globale e per la distribuzione di cibo sano e nutriente. Ha scelto Milano come hub commerciale centrale, con la produzione e la lavorazione di prossimità e per l’accesso ai porti.
Nel Fintech troviamo Coinscrap, startup spagnola fondata nel 2016 con l’obiettivo di aiutare il settore finanziario a offrire esperienze digitali iper-personalizzate ai propri clienti su larga scala, giungere in soccorso a banche e assicuratori per comprendere la situazione finanziaria dei propri clienti e vendere il prodotto più adatto e vantaggioso sia per gli istituti finanziari che per i loro clienti. Coinscrap in Milano vede buone prospettive nella prossimità a potenziali clienti e come hub internazionale attivo nei settori scientifici e del tech. Del comparto fa parte anche Datia, startup svedese che si occupa di consentire la transizione degli investitori verso la finanza sostenibile, al servizio di gestori e consulenti patrimoniali e piattaforme tecnologiche. Punta su Milano per il grande potenziale nel lavoro con enti bancari e advisor finanziari, per l’espansione sul mercato europeo e i grandi centri finanziari. Gambt Financial Solutions, startup belga, si occupa di fornire all’advisor della banca la giusta soluzione per dare la migliore consulenza di investimento ai clienti. Punta su Milano come centro di innovazione italiano impegnato nella digitalizzazione del settore bancario e crede negli hub che attorno a questo settore ruotano.
Mxney è una startup danese che si occupa di ecommerce con una piattaforma costruita per rendere la “crescita” un viaggio senza paura. A Milano cerca un ambiente imprenditoriale fiorente, ben connesso con il contesto europeo e ricco di talenti. Njorda è un team svedese che aiuta le persone comuni a investire come professionisti con prodotti che raggruppano le migliori pratiche di investimento e consulenza sotto forma di servizi e API di facile utilizzo. A Milano punta sui financial hub e sul mercato, in linea con la purpose della startup. Di Fintech si occupa anche SutHub, brasiliana, che nasce per semplificare il mercato assicurativo attraverso la tecnologia. Crede nel capoluogo come centro finanziario, verso un’apertura al mercato europeo e un forte ecosistema.
Nel campo del Wealth Management c’è Divizend Luxembourg, startup tedesca che crea partnership e sinergie nel settore. Ha scelto Milano per puntare sul B2B, per la prossimità ai mercati svizzeri e tedeschi e per i talent hub delle Università Bocconi, Cattolica e del Politecnico. Nel Biotech troviamo Gisens, startup argentina che crea nuovi strumenti diagnostici fornendo ai pazienti e agli operatori sanitari maggiori e migliori dati senza la necessità di laboratori centralizzati. Punta su Milano per il fiorente ecosistema tecnologico, con la possibilità di essere i primi nel settore e per l’elevato incremento di venture capitalist interessati a questo tema.
Nel Digital Health c’è anche Iluria, startup israeliana di medicina di precisione per la salute mentale, a partire dall’ADHD nei bambini. Nel capoluogo lombardo vorrebbe collaborare con l’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia, costruire le basi per espandere il mercato a livello europeo e sfruttare le competenze del secondo hub farmaceutico più grande dell’UE, con una posizione privilegiata per la ricerca e lo sviluppo della medicina di precisione.
Nel settore della Smart Mobility troviamo Emsense AB, startup svedese che punta sulla vendita in licenza di una tecnologia di monitoraggio di cui è proprietaria per prevenire gli incidenti e per l’assistenza in caso di incidente, sia nel settore della mobilità che per la sicurezza alle aree urbane. Ha scelto Milano per come location strategicamente importante per lo sviluppo del proprio business, per attrarre investitori e per l’apertura all’innovazione.
Di Fashiontech si occupa Fix That Shirt, startup francese che punta alla semplificazione delle riparazioni nel settore tessile e sceglie il capoluogo lombardo per espandere il proprio mercato, ricercare nuovi partner e accrescere gli investimenti. Nel Retail troviamo Lone Design Club, startup inglese che vuole sviluppare una nuova tecnologia a Milano per arrivare a nuovi clienti, attrarre nuovi forti investitori ed espandere il proprio mercato anche da un punto di vista logistico.
Di Digital Energy si occupa Olsights, un team inglese che vuole rivoluzionare il settore dell’energia pulita ed essere la scelta affidabile a livello globale per dati di alta qualità e decarbonizzazione con strumenti di analisi dei progetti. In Milano ravvede un innovativo crescente ecosistema che ruota attorno al settore e una città vibrante, in linea con la loro mission.
Nell’ICT si propone OptimEyes AI, startup americana che si occupa di visualizzazioni dei profili di rischio al fine del raggiungimento degli obiettivi aziendali. Vede Milano come una grande potenza finanziaria in Europa, un canale di accesso a possibili futuri investitori trainata da talenti nel settore. Di Saas si occupa Prodiz, francese, che si propone come forza vendita per i produttori locali e ha scelto Milano per la sua storia legata al food e all’agritech, ben connessa con l’ecosistema locale e un mercato ad alto potenziale per sviluppi futuri. In questo settore lavora anche Sis ID, anche questa di origine francese, che offre la possibilità alle aziende di combattere collettivamente le frodi sui bonifici bancari assicurando il pagamento al beneficiario giusto e sul giusto conto bancario. Nel campo degli Augmented Data, Stratio, startup spagnola, copre i Data Products Layer automatizzando le attività svolte con le persone e accelerando la generazione di valore con la costruzione di dati in modo industriale. In Milano ravvede il cuore economico d’Italia, un hub di talenti e un ecosistema tecnologico e di innovazione all’avanguardia. Infine, Trust Chain Global, canadese, che sfrutta la tecnologia blockchain con contratti intelligenti autoeseguibili che pagano prontamente i venditori, fornisce agli acquirenti i diritti commerciali e la verifica delle merci e paga prima i beneficiari. Ha scelto Milano come hub europeo, per la ricerca di partner nel settore bancario e come covo di talenti.