Liquid Factory, il nuovo startup studio nato in partnership con Banca Popolare di Sondrio, ha l’obiettivo di creare una forte connessione per l’innovazione tecnologica dalla Valtellina alla Silicon Valley. Ma in che modo? E quali realtà va cercando?
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Quali sono gli obiettivi di Liquid Factory?
L’iniziativa si propone di attrarre e sostenere i migliori talenti della Generazione Z (e non solo) provenienti non solo dall’Italia ma anche da tutta Europa e intende offrire la possibilità di vivere e lavorare in un ambiente che combina natura incontaminata e know-how tecnologico, per costruire un percorso capace di far scalare le idee più brillanti fino ai round di finanziamento internazionali. Sede del progetto sarà la Valtellina, dove la passione per la montagna e la qualità della vita andrà a braccetto con iniziative di imprenditorialità disruptive. Il progetto è nato insieme a professionisti del settore e professori universitari con esperienza pluriennale su entrambi i lati dell’oceano (tra cui, Alberto Onetti e Matteo Daste, partner di Mind The Bridge)
Come candidarsi alla call?
Le startup selezionate riceveranno un investimento iniziale di 200mila euro con piena autonomia di spesa, senza alcun vincolo di restituzione del capitale sotto forma di servizi di accelerazione o mentorship, e saranno accompagnate verso la “scalabilità”. Per candidarsi alla call (a questo link) non sono richieste esperienze lavorative pregresse né il completamento del percorso di studi prima dell’applicazione. «Vogliamo creare un vivaio di eccellenza tecnologica in Italia rivolto, in particolare, a laureandi e neolaureati di tutta Europa e in generale a tutti coloro che vogliono sviluppare un proprio progetto finalizzato a oltrepassare i confini nazionali. La nostra missione è semplice: aiutare i migliori talenti a realizzare le loro idee imprenditoriali senza dover rinunciare alla qualità della vita. In Valtellina, i nostri giovani imprenditori potranno staccare dalle call per immergersi nella natura e ricaricare le energie, mantenendo al contempo il contatto quotidiano con il mondo dei grandi investitori internazionali – dichiara Fabrizio Capobianco, Partner di Liquid Factory – Sono davvero molti i punti di contatto tra chi ama la montagna e chi sogna di cambiare il mondo attraverso un’idea tecnologica innovativa. Non a caso riferendosi al percorso naturale di una startup si parla proprio di scalabilità, termine che viene abitualmente accostato alla montagna. I valori che accomunano questi universi sono tantissimi: perseveranza, tenacia, resilienza, lavoro di squadra, leadership, coraggio, passione, innovazione, visione, ambizione. E queste sono proprio le caratteristiche che ricerchiamo, perché siamo certi che molti dei prossimi unicorni mondiali arriveranno in Silicon Valley dall’Europa e noi li aiuteremo a scalare proprio partendo dall’Italia, in bellissimi paesaggi dove la natura è ancora incontaminata e la creatività si può esprimere alla massima potenza».