Abbiamo chiesto all’Head of Primary Markets di Borsa Italiana di dare alcuni suggerimenti per raggiungere l’Ipo agli startupper che sognano in grande. «La quotazione non è solo raccolta di liquidità, ma vetrina per attrarre grandi aziende interessate all’acquisizione»
È una “pasionaria” del mercato pubblico di capitali. Così si definisce a Startupitalia Barbara Lunghi, attualmente Head of Primary Markets di Borsa Italiana. Una vita passata in Borsa dopo la laurea in Economia alla Bocconi e un periodo trascorso presso una società di revisione. Dal momento che il nostro evento clou dell’anno, SIOS23 Winter, è in programma il 21 dicembre a Milano proprio a Palazzo Mezzanotte, luogo simbolo di chi sogna l’IPO, l’abbiamo raggiunta per farci dare qualche anticipazione sull’intervento che terrà durante il nostro evento.
Quando ha iniziato a lavorare in Borsa?
In Borsa sono entrata nel 2001. Mi sono occupata di diverse cose in questi anni tra cui il lancio del segmento STAR, dedicato alle aziende di media capitalizzazione e poi nel 2008 del progetto AIM Italia, che sarebbe poi diventato Euronext Growth Milan, dedicato alle aziende con forti potenzialità di crescita. Ho dedicato una vita alla diffusione della cultura dell’equity.
Una donna a capo di un segmento così importante della finanza. È stata dura?
Quando sono entrata in Borsa mi è spesso capitato di essere l’unica donna in un panel, come in una riunione, oggi i tempi sono cambiati. In Borsa Italiana a dire il vero la componente femminile è sempre stata relativamente alta e oggi le donne rappresentano il 42% dei dipendenti . C’è ancora molto da fare, tuttavia, sul fronte della presenza di donne che ricoprono il ruolo di CEO di società quotate. Per questo ci vuole più supporto, incoraggiamento soprattutto nelle fasi della vita in cui serve equilibrio tra impegni familiari e professionali ed un impegno costante nell’offrire le medesime opportunità e ancora una volta incoraggiamento a partire dall’educazione di base e poi via via in tutte le tappe del percorso professionale.
Prendi qui il tuo biglietto gratuito per SIOS23 Winter
Che anno è stato per il mercato pubblico di capitali?
Anche il mercato pubblico di capitali, come il mondo della startup, ha registrato quest’anno una contrazione nella disponibilità di capitali per le società di medie e piccole dimensioni. Questo, tuttavia, dal nostro osservatorio è solo un momento contingente e siamo sicuri che, ragionando in un’ottica di medio e di lungo periodo, questi capitali torneranno spontaneamente o grazie a iniziative da parte di policy maker. D’altronde, se parliamo di startup, scaleup, e PMI non possono che essere al centro dell’attenzione. Rappresentano la nuova imprenditorialità che innova settori e dà vivacità ai Paesi che le ospitano. Ed è anche per questo che ci aspettiamo un’inversione di tendenza.
Ci sono delle buone notizie?
Ci sono dei segmenti che crescono, tuttavia, come l’Euronext Growth Milan che in Italia sta andando particolarmente bene. Dal 2009 si sono quotate oltre 300 aziende, che hanno raccolto oltre 6 miliardi di euro. Se l’anno dei record è stato il 2021 con circa 44 quotazioni, quest’anno siamo già intorno alle 30, cui si aggiungono le 10 ammissioni sul mercato principale. Questo è un mercato che funziona anche perché non ha delle barriere all’ingresso, né di dimensione, né di capitalizzazione, né di fatturato. Inoltre, si possono quotare anche aziende che esistono da pochi anni. Uno dei requisiti indispensabili è la scalabilità del modello di business. Grazie a Euronext Growth Milan startup, scaleup e PMI possono accedere a investitori sia istituzionali sia retail.
Che tipo di requisiti devono avere le aziende per accedere a Euronext Growth Milan?
Le aziende che raccolgono capitale per la crescita, oltre ad avere business scalabili, hanno un management credibile e ambizioni che passano da crescita organica ad M&A. C’è attenzione a tutto il settore delle nuove tecnologie da parte degli investitori, ma si quotano anche aziende che operano in settori più tradizionali.
E le startup come possono avvicinarsi a questo tipo di settore e informarsi?
La startup fondata da pochi mesi è acerba per questo tipo di mercato, anche se tecnicamente è aperta la possibilità di quotarsi. In una fase di scaleup è più facile che attraggono l’attenzione degli investitori. Quello che manca è forse un po’ di informazione sulla possibilità di raccogliere capitale anche sul mercato pubblico per questa tipologia di aziende. Ma la divulgazione dei business case sta avvicinando anche le startup a questo segmento. La quotazione va intesa non come solo un modo per raccogliere liquidità, ma anche come una occasione di visibilità che si traduce in maggiore competitività, capacità di attrarre talenti finanche ad essere in alcuni casi una vetrina per attrarre l’interesse grandi aziende in cerca di acquisizioni. Per intraprendere un percorso di quotazione su Euronext Growth Milan, occorre conoscere le caratteristiche del mercato e degli operatori che vi lavorano e acquisire tutte le informazioni necessarie, per avere consapevolezza sulle opportunità offerte dalla quotazione per lo sviluppo del proprio business e fare un vero e proprio assessment sulla fattibilità dell’operazione. Noi, per esempio, selezioniamo ogni anno un numero di aziende che possono approfondire la conoscenza del mercato in modo strutturato grazie ad un percorso chiamato IPOReady, anche con il supporto di advisor dedicati.