L’Unicef ha lanciato l’Innovation Fund: finanzierà startup con progetti basati su tecnologie open source finalizzati a migliorare la vita dei bambini dei paesi emergenti. Application entro il 26 febbraio
L’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per i bambini, è pronta a finanziare 60 startup per creare tecnologie open source che migliorino le condizioni di vita dei bambini nei paesi emergenti. Lo farà attraverso il fondo che ha aperto da poco, l’“Innovation Fund”, che ammonta (per ora) a 9 milioni di dollari. Attingendo da questo fondo, l’agenzia delle Nazioni Unite si comporterà come un venture capital, e finanzierà a fondo perduto startup con progetti innovativi dedicati ai bambini. Il Fondo investirà in 50-60 imprese emergenti, per farle crescere e per permettergli di sviluppare il progetto: ogni startup riceverà circa 50 mila dollari. Le startup che vogliono ricevere il finanziamento dell’Unicef devono esprimere il loro “interesse” entro il 26 febbraio 2016, attraverso il sito dell’Unicef Innovation Fund.
Aree di ricerca
Tutte le startup devono partire da un progetto open source ad avere un prototipo funzionante. L’Unicef sta cercando aziende principalmente in tre aree: prodotti che aiutino i giovani fino a 25 anni a studiare e partecipare; servizi informativi in tempo reale; infrastrutture che potenzino la connettività, l’economia e i trasporti. “Abbiamo scelto queste tre aree per la rapidità con cui le tecnologie stanno cambiando determinati settori, come la blockchain, la stampa 3D, i wearables, l’intelligenza artificiale e le energie rinnovabili” ha detto Christopher Fabian, capofila dell’UNICEF Innovation Fund. L’Unicef supporterà le startup per 12-18 mesi: le imprese selezionate verranno suddivise in team a secondo dell’area del progetto.
Criteri di selezione
Le imprese verranno scelte sulla base della solidità del team, della rilevanza del progetto per l’impatto sulle vite dei bambini e del potenziale valore futuro dell’idea open source che è stata sviluppata. L’Innovation Fund ha ricevuto investimenti da governi, privati e enti accademici. Supporter del fondo sono stati il governo danese, il governo finlandese, la Walt Disney Company e la Page Family Foundation.