Il Premio Nobel per la Medicina 2024 è stato assegnato a Victor Ambros e a Gary Ruvkun, «per la scoperta del microRNA e del suo ruolo nella regolazione genica post-trascrizionale» come si legge nelle motivazioni ufficiali comunicate oggi, lunedì 7 ottobre, primo giorno della settimana che sarà dedicata ai Nobel. Qui trovate le storie dei vincitori dell’edizione 2023 sempre per quanto riguarda la Medicina.
Chi è Victor Ambros
Nato nel 1953 negli Stati Uniti, Ambros è professore alla University of Massachusetts Medical School di Worcester. Suo padre era un emigrato polacco. La scoperta che gli è valsa il Premio Nobel per la Medicina risale al 1993, quando ha individuato minuscole molecole di RNA regolatorie insieme a Rosalind Lee e Rhonda Feinbaum.
Chi è Gary Ruvkun
Nato nel 1952, anche lui cittadino statunitense, insegna genetica alla Harvard Medical School. Nel 2000, come riporta il sito Rai News, ha pubblicato uno studio insieme a un gruppo di ricerca in cui spiegava come il meccanismo di lin-4 , il microRNA scoperto da Ambros, regolasse la traduzione di RNA messaggeri bersaglio. Ha poi scoperto il secondo microRNA, let-7.
Premio Nobel per la Medicina: le motivazioni
Il Premio di quest’anno, si legge nel comunicato stampa, «è dedicato alla scoperta di un meccanismo di regolazione vitale utilizzato nelle cellule per controllare l’attività dei geni. Le informazioni genetiche passano dal DNA all’RNA messaggero (mRNA), attraverso un processo chiamato trascrizione, e poi al meccanismo cellulare per la produzione di proteine. Qui gli mRNA vengono tradotti in modo da produrre le proteine secondo le istruzioni genetiche memorizzate nel DNA».
Proseguono le motivazioni: «La regolazione genica tramite microRNA, rivelata per la prima volta da Ambros e Ruvkun, è all’opera da centinaia di milioni di anni. Questo meccanismo ha permesso l’evoluzione di organismi sempre più complessi. Dalla ricerca genetica sappiamo che le cellule e i tessuti non si sviluppano normalmente senza microRNA. Una regolazione anomala da parte dei microRNA può contribuire al cancro e nell’uomo sono state riscontrate mutazioni nei geni che codificano i microRNA, che causano condizioni come la perdita congenita dell’udito, disturbi oculari e scheletrici».