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Cinque le imprese selezionate per la terza edizione del programma di accelerazione dedicato al settore moda e tessile di Prato. Tra queste Zerow, Cyber Evolution, Moebeus SB, Astreo e Senstile
Economia circolare, cybersicurezza, sostenibilità, risparmio energetico, digitalizzazione: sono questi gli ambiti di azione delle cinque startup selezionate per partecipare all’accelerazione di Prisma, Prato Industrial SMart Accelerator, il progetto finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico e promosso dal Comune di Prato, realizzato in partnership con StartupItalia e con il supporto dello startup studio Nana Bianca. Per loro c’è una nuova casa: il Prisma LAB, la nuova sede della Casa delle Tecnologie Emergenti di Prisma che sorge tra via Filzi e via Pistoiese. Giunto alla sua terza edizione, il progetto punta a incentivare le realtà innovative che si occupano di rendere sempre più tech il distretto tessile pratese. E questa volta lo fa nel cuore della città all’interno di un quartiere che non era di facile gestione. «Questa zona aveva bisogno di essere riqualificata, sia in termini di servizi pubblici che di bei luoghi da scoprire. C’era bisogno che diventasse un polo attrattivo per essere ripopolato – ha commentato Matteo Biffoni, sindaco di Prato – Oggi, quello che questa zona offre è buon un motivo per venire qua: ci sono le startup, la biblioteca, a pochi metri c’è un centro culturale. Abbiamo puntato a raccordare due delle strade principali della città: via Filzi e via Pistoiese, in un’unica città che si muove».
A presentare i macro-obiettivi del progetto, l’assessore all’Innovazione del Comune di Prato, Benedetta Squittieri: «Puntiamo ad attrarre funzioni nuove non solo per questo quartiere ma per la nostra città, per innovare il nostro tessuto produttivo. Ora, con questi nuovi insediamenti, c’è una possibilità in più di vivere lo spazio pubblico con una sala studio, 2 spazi di coworking per 80 postazioni, una sala riunioni e uno spazio caffè. Qui, in una delle Case delle Tecnologie Emergenti promossa dal Mise, da oggi, si insedieranno le startup».
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Le cinque startup selezionate
In un tessuto produttivo composto, principalmente, da microimprese e artigiani, la sfida di progetto Prisma è quella di selezionare 5 startup a ogni call che cerchino di entrare in relazione con il distretto. «Una sfida non facile e non scontata, ma Prato ha bisogno di queste startup e di queste idee innovative», ha commentato l’assessore Squittieri. A questa ultima call hanno risposto 34 startup, come annunciato dal presidente di StartupItalia, Salvatore Amato: «Si sono candidate startup di livello medio-alto. Ne abbiamo selezionate 5 insieme al comitato tecnico-scientifico che hanno vinto un percorso di accelerazione e open innovation con una parte dedicata alla formazione». Nel dettaglio, le cinque selezionate sono Zerow, Cyber Evolution, Moebeus SB, Astreo e Senstile.
- Zerow è una startup fiorentina fondata nel 2021 che promuove l’economia circolare nell’industria della moda, unendo aziende, artigiani e designer per convertire gli scarti di pelle e tessuto in nuovi capi d’abbigliamento e accessori. Attraverso un marketplace B2B promuove l’interazione tra questi attori e abbina l’offerta e la domanda di scarti. Hanno consolidato e siglato partnership strategiche con brand chiave nel settore, tra cui Gucci e Gruppo Richemont;
- Cyber Evolution è una startup di cyber security con base ad Ascoli che ha sviluppato e brevettato LECS, un dispositivo di sicurezza Plug & Play in grado di proteggere qualsiasi rete LAN, infrastrutture in Cloud ed impianti industriali dagli attacchi e dalle minacce informatiche più pericolose. La tecnologia LECS nasce per dare una risposta capillare, immediata ed efficace al problema della cyber security, in ogni ambiente di utilizzo ed applicazione e si basa su 3 diversi algoritmi che fanno da cardine per tutto l’ecosistema. Specto, Raises e Tiresia sono gli algoritmi di Machine Learning che lavorano sinergicamente e parallelamente per proteggere un intero segmento di rete. Gli algoritmi eseguono una detection e classificazione delle anomalie sul traffico della rete, agendo con contromisure e risposte mirate nei casi di minacce critiche. La tecnologia così costruita permette di mantenere bassi i costi di implementazione, installazione e manutenzione;
- Moebeus SB, azienda pratese fondata nel 2021, supporta le PMI per migliorare e autenticare l’impegno etico aziendale sulla sostenibilità tramite l’utilizzo di Smart Analytics proprietari e Blockchain. Tramite metodologia System Thinking di analisi qualitativa, un software proprietario e framework internazionali (GRI, SDG), accompagnano i clienti in un percorso di analisi per individuare il proprio posizionamento e i propri indicatori di performance di sostenibilità ESG, SDG e circolarità. Inoltre, utilizzano la blockchain per certificare e autenticare l’impegno sociale, etico e ambientale del business e della catena di valore, garantendo trasparenza, tracciabilità e immutabilità del dato;
- Astreo è una startup fondata nel settembre 2022 da tre amici e ingegneri: Alberto Mari, Andrea Gualandi e Jonjan Hoxha. Il team di Astreo, appassionato di Industrial loT, ha la missione di rendere “Smart” gli impianti di produzione attraverso soluzioni di industria 4.0, che vanno dall’hardware al cloud. In particolare, Astreo ha sviluppato una piattaforma software che offre all’utente la possibilità di controllare in tempo reale tutto l’impianto di produzione, ricevendo avvisi e avendo la possibilità di intervenire da remoto. I sensori all’avanguardia di Astreo raccolgono dati critici dall’impianto di produzione e li trasmettono senza soluzione di continuità alla piattaforma proprietaria SW, costruita appositamente per elaborare e analizzare i dati attraverso algoritmi avanzati e trasformarli in approfondimenti significativi. La piattaforma software è disponibile su cloud e integra gli algoritmi di Al, adotta tecnologie che rendono disponibile la connettività wireless in ambienti difficili e prolunga la durata della batteria attraverso tecniche a basso consumo, riducendo i costi di manutenzione e l’impatto ambientale. Grazie alle soluzioni di Astreo è possibile risparmiare fino al 40% dei costi di elettricità, aumentare del 20% l’efficienza produttiva e prevenire guasti e problemi prima che si verifichino;
- Sensitile è un’azienda deep tech con sede in Spagna che lavora per dare “un’impronta digitale” ai tessuti e applicare l’intelligenza artificiale per ottimizzare l’intera catena del valore della moda. La tecnologia di Sensitile utilizza sensori interni per acquisire dati dai tessuti in pochi secondi. La raccolta di dati consente una ricerca dei tessuti in base al “Touch&Feel,” alle proprietà di termoregolazione, alla percezione di spessore e alla capacità di drappeggio. Questa innovazione permette ai designer e alle aziende di moda di sincronizzare i dati dei tessuti con i loro prodotti, ottenere una migliore comunicazione tra partner e ottenere insight fondamentali per creare collezioni di moda personalizzate e sostenibili. L’hardware e il metodo di creazione di impronte digitali tessili è una tecnologia in attesa di brevetto.
Alla scorsa edizione aveva partecipato Fody, startup che punta alla valorizzazione di tessuti di scarto con percorsi dedicati a persone che soffrono di disabilità, verso un modello di responsabilità sociale di impresa. Fody ha recentemente lanciato una particolare collezione di borse ricavate dai campionari della storica azienda di tessuti pregiati “Faliero Sarti”. «Prisma per noi è stata un’occasione per spingere l’economia collettiva verso un nuovo step di collaborazione. Presto attiveremo anche un B2C che sarà una piattaforma di donazione a distanza di coperte salvavita destinate a persone e ad animali: una sorta di “Treedome” ma di coperte per i senzatetto e gli animali», ha commentato il CEO di Fody, Luca Freschi.
Ambizioni future
«Per rinnovare il tessuto imprenditoriale di una città la formula di Prisma dovrebbe essere adottata anche da parte di altre amministrazioni in maniera intensiva – ha commentato Alessandro Sordi, co-founder e CEO di Nana Bianca – Per fare questo sono necessari diversi elementi: i brand che rappresentano attrattività per le startup, valorizzare le persone che produrranno valore e promuovere la cultura del fare impresa e del digitale. Nana Bianca sta cercando di misurare questi elementi assieme ad alcuni ricercatori dell’Università di Milano per analizzare l’impatto che queste strutture hanno sui territori negli anni».
Il quartiere in cui oggi sorge Prisma LAB, come già anticipato, non era un quartiere di semplice gestione. In via Pistoiese c’erano grandi fabbriche, soprattutto di tessile, che spesso sorgevano su orti diventati capannoni, in una delle aree oggi più densamente legate al comparto dei creativi. Qui si evidenzia, infatti, un connubio tra settore tecnologico, tessile e audiovisivo. La rivalorizzazione del quartiere, iniziata anni fa, ha puntato, anzitutto, alla riqualificazione di edifici pubblici e alla sostenibilità ambientale anche con nuovi spazi su 25mila metri quadri. Un grande lavoro che ha coinvolto istituzioni e cittadini e che oggi ha visto la nascita del nuovo LAB inserito in un ambiente che sempre di più punta a coinvolgere la cittadinanza e la creatività pratese.