I vantaggi del registro elettronico sono molteplici soprattutto per le famiglie, ma senza connessione come è possibile utilizzarlo a scuola?
Chi utilizza il registro elettronico, alzi la mano. A quanto pare ancora troppo pochi. A due anni dall’avvio del processo di “de materializzazione” sono ancora 140 mila le aule che rimangono scoperte dalla connessione Adsl sia via cavo che via wifi. A lanciare l’allarme nei giorni scorsi è stato Marcello Pacifico, presidente dell’Anief: “Servono 400 milioni per connettere le 140 mila scuole sprovviste di connessione ad una banda larga. Pensare di avviare un processo di “dematerializzazione” così ambizioso contando su appena 111 euro a classe, questa è la media prevista, non conduce verso alcun obiettivo”.
Quanti utilizzano i registro elettronico?
Secondo i dati ufficiali del Miur sarebbero, il 70% delle scuole secondarie a usare il registro elettronico. Un successo almeno per le scuole superiori dove in ogni caso, secondo un’indagine effettuata da Skuola.net su 2000 studenti tra gli 11 e i 19 anni, gli insegnanti non si sarebbero ancora abituati all’online. Secondo gli intervistati, infatti, solo il 37% utilizza in classe solo l’elettronico mentre il 27% mantiene salde anche le tradizioni usando sempre e comunque anche il cartaceo. Mentre il restante 36% non ha il formato digitale.
Qual è il problema?
Il problema sembra proprio quello che il registro non è presente in classe perché mancano i computer. Nel 40% dei casi, le annotazioni non vengono prese direttamente sull’elettronico. Tra questi il 75% scrive a penna sul cartaceo per poi trasferire tutto sul digitale nell’aula dei professori e per il 20% dei casi è persino il bidello a raccogliere le informazioni classe per classe, per poi farle trascrivere sul registro elettronico. Non solo. Il processo di acquisizione del registro elettronico sembra parecchio travagliato: il 30% degli studenti intervistati racconta, infatti, che in classe il prof che utilizza il digitale chieda aiuto per compilarlo.
La situazione precaria del registro elettronico
Una situazione ancora più complessa nelle scuole primarie dove il registro elettronico sta sbarcando da quest’anno scolastico sempre in una situazione “precaria”: spesso gli stessi dirigenti, infatti, sconsolati, chiedono ai maestri di usare i loro personal computer o tablet per favorire l’uso del registro elettronico, magari compilandoli fuori dall’orario scolastico. In molti casi i docenti hanno anche già partecipato a corsi formativi sulla gestione del registro ma non possono ancora usarlo per mancanza degli strumenti necessari.
Quali sono i vantaggi del registro elettronico?
Eppure i vantaggi per chi già ha in dotazione i registri elettronici sono sotto gli occhi di tutti: conoscenza in tempo reale da parte delle famiglie di voti, note disciplinari, assenze. Possibilità di comunicazione da parte dei docenti e delle scuole che potenzialmente migliorano la collaborazione scuola – famiglia. Migliorie anche nella didattica che permettono di comunicare le carenze degli studenti ai genitori. Quanti anni dovremo aspettare ancora per vedere finalmente mandato in soffitta il vecchio registro verde cartaceo del prof? L’investimento sulla connessione delle nostre scuole ha ricadute incredibili che potrebbero portare a migliorare l’efficienza non solo degli istituti e delle loro segreterie ma anche la didattica e i rapporti con le famiglie.