L’azienda ha partecipato al programma di accelerazione Hubble
Rifò, startup fondata a Prato nel 2017 e attiva nel campo della moda sostenibile, ha chiuso un nuovo round di investimento. Dopo una prima raccolta da 300mila euro a febbraio 2020, l’azienda innovativa ha completato una seconda tranche da 1,5 milioni di euro. Il team di Niccolò Cipriani, il founder, è cresciuto nell’ecosistema fiorentino dell’innovazione di Nana Bianca, partecipando al programma di accelerazione Hubble. Alla luce di questo aumento di capitale, per Rifò l’obiettivo principale è aumentare la presenza internazionale del brand, che si trova in più di cento negozi multibrand in Italia e all’estero. I mercati a cui punta sono i seguenti: Germania, Svizzera, Austria, Belgio e Canada.
«L’obiettivo ora è di rafforzare la vendita e-commerce – ha spiegato a StartupItalia il fondatore della startup -. Siamo presenti con i negozi anche all’estero, ma vorremmo puntare ancora di più sull’online. Grazie a questo round aumenteremo l’organico, la spesa sul marketing e anche nei servizi di raccolta». Per chi non conoscesse Rifò su StartupItalia abbiamo raccontato la storia dell’azienda. «Rifò è un brand che realizza a chilometro zero, a Prato, indumenti fatti con materiale riciclato e che sono a loro volta riciclabili». Sul sito ufficiale è disponibile il form con tutte le informazioni per spedire indumenti che non si utilizzano più e a cui si vuole dare una seconda vita. La startup ricompensa gli utenti con un buono sconto.
«Questo nuovo aumento di capitale è per noi una conferma della fiducia da parte dei primi investitori e allo stesso tempo è una nuova sfida per noi. – hanno commentato Niccolò Cipriani e il socio Daniele Ceni – Utilizzeremo queste risorse per ampliare la nostra collezione di abbigliamento basato su fibre rigenerate». Stando ai piani comunicati dalla startup, Rifò punta a chiudere il 2022 portando il suo organico a 20 dipendenti. Sul fatturato l’obiettivo è stato fissato a 3 milioni di euro (nel 2021 è stato di quasi 2 milioni).
Per quanto riguarda il round da 1,5 milioni crescono da cinque a otto le società che hanno scelto di credere nelle potenzialità del mercato della moda responsabile e rigenerata made in Italy: ai precedenti investitori, quali Nana Bianca, Fondazione Cr Firenze, Encelado, Economa, si uniscono infatti GM Investimenti Srl di Giuseppe Miroglio, Filpucci Spa, a|impact (Avanzi Etica Sicaf Euveca spa) e Abnormal Srl. «L’anno scorso abbiamo venduto più di 40mila capi – ha concluso Cipriani -. Stiamo lavorando anche su altri progetti complementari alla moda. Rifò è un concetto e si può replicare in tutti i settori».