Abbiamo sentito Riccardo D’Alessandri, Managing Partner di SVC: “Il nostro Paese dispone di contesti di eccellenza in cui spesso nascono progetti scientifici che non vedono la luce per mancanza di connessioni”
Si chiama Lab Approved, la rete di laboratori per la ricerca, prototipazione e testing certificati da Scientifica Venture Capital. Il risultato di un ecosistema collaborativo creato, nell’ultimo anno, da Scientifica Venture insieme alle Università, Centri di Ricerca ed Aziende Corporate distribuito su tutto il territorio nazionale. Un progetto sfidante che si pone l’obiettivo di supportare l’innovazione e favorire il trasferimento tecnologico attraverso una rete capillare di laboratori ubicati nelle diverse Regioni italiane e a cui le startup del portfolio Scientifica Venture Capital possono accedere. StartupItalia ha intervistato Riccardo D’Alessandri, Managing Partner di Scientifica Venture Capital, che ci ha raccontato come è nato il progetto.
Com’è nato il progetto della rete di laboratori ?
Nell’ultimo anno siamo entrati in contatto con oltre 300 startup e team di ricerca. Molte sono state le richieste dei founder e dei ricercatori interessati ad utilizzare i laboratori di proprietà di Scientifica Venture Capital per lo sviluppo della loro idea. Identificata la crescente necessità di facilities, e volendo dare una risposta concreta alle esigenze del tessuto innovativo italiano, abbiamo dato vita a questo network.
Come è stata accolta l’iniziativa?
Il Paese ha sposato appieno questa intuizione e abbiamo ricevuto, dai laboratori di tutta Italia, la richiesta di essere certificati e di entrare a far parte degli Scientifica Lab Approved; dopo molte site inspection abbiamo accolto nel nostro network solo quelli dotati delle migliori attrezzature e competenze scientifiche. Strutture di eccellenza in grado di garantire prossimità territoriale alle startup.Oggi la rete dei Lab Approved è estesa e radicata e rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo di competenze ad alto standard al Nord, al Centro e al Sud Italia.
Quali sono le caratteristiche dei Lab Approved?
I laboratori entrati all’interno dei Lab Approved di Scientifica hanno tutte le eccellenze tecnologiche che l’Italia può vantare, gli spazi sono dedicati a temi trasversali quali prototipazione, digital health, robotica, meccatronica, diagnostica molecolare, materiali avanzati, stampa 3D e molto altro. Da sempre i laboratori sono il motore dell’innovazione, qui nascono progetti e idee con grandi potenzialità; Scientifica Venture Capital ha, quindi, voluto creare uno strumento che permettesse ai laboratori sparsi in tutta Italia di ospitare le startup e accompagnarle verso l’evoluzione, la crescita e la scalabilità.
Come fanno le startup ad individuare il Lab adeguato?
Come Venture Capital, abbiamo scelto di puntare tutto sullo sviluppo scientifico-tecnologico, evolvendo il concetto di Technology Transfer. E’ proprio dal reale bisogno della ricerca e dello sviluppo scientifico che hanno preso vita i Lab Approved. Per sottolineare l’importanza del network dei Lab Approved, Scientifica ha implementato sul proprio sito web, uno speciale “Tool” che permette alle startup di cercare il laboratorio più adeguato alla proprie esigenze, facilitando la ricerca delle facilities tra quelle presenti nel network.
Qual è il beneficio per le startup?
Grazie a questa implementazione, la startup interessata potrà scegliere in maniera più immediata il tipo di laboratorio più adatto alle proprie esigenze, filtrandolo per regione e tipologia di strumentazione. Questo rende ancora più pratico e concreto l’obiettivo di Scientifica Venture Capital di offrire supporto anche in termini di infrastrutture all’ecosistema italiano dell’innovazione.
E non è finita qui…
Scientifica Venture dispone inoltre di laboratori proprietari a L’Aquila, più 1400 mq di infrastruttura per la ricerca, ma le richieste di spazi erano molto superiori, per questo abbiamo deciso di visitare altri centri di ricerca, in diverse regioni d’Italia, di mettere in connessione tra loro queste realtà e di creare una sorta di laboratorio diffuso che consentisse alle startup di trovare un luogo in cui sviluppare il loro prototipo senza per forza doversi spostare dalla regione di appartenenza.