Grazie ad anime e manga milioni di persone possono dire di conoscere il Giappone e le sue magnifiche atmosfere rurali, anche senza esserci mai state. Dalle commoventi pellicole dello Studio Ghibli in giù, l’offerta spazia anche nel campo videoludico, dove è possibile immergersi in un mondo nipponico autentico e spesso tenero. Il caso in oggetto è quello di Shin chan: Shiro and the Coal Town, titolo ispirato ovviamente al personaggio frutto della fantasia di Yoshito Usui, mangaka scomparso nel 2009. Abbiamo testato il videogioco su Steam (ma è disponibile anche su Switch).
Per chi non lo conoscesse Shin-chan, il cui nome completo è Shinnosuke Nohara, è il protagonista della popolare serie manga e anime giapponese Crayon Shin-chan. La produzione è nota per il suo umorismo irriverente e le situazioni comiche che ruotano attorno alle avventure quotidiane di Shin-chan, vivace bambino di cinque anni.
Shin chan: Shiro and the Coal Town, la recensione
Il titolo protagonista della nostra recensione è il seguito di Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation, videogioco che abbiamo recensito sul magazine. Dalla grafica vivace e ben riuscita, il gamer non si trova certo al cospetto di un prodotto complesso. A spingerlo avanti, un’avventura dopo l’altra, è la curiosità per ogni nuova scoperta.
Non è difficile calarsi nei panni di questo piccolo protagonista e sposarne fino in fondo il carattere. I paesaggi si alternano tra l’eterno e placido presente di risaie e dolci colli verdeggianti e Coal Town, un luogo a cui soltanto il nostro protagonista può accedere e che sarà chiamato a salvare. Al netto di una premessa a dir poco eroica, il ritmo di Shin chan: Shiro and the Coal Town procede lento, con missioni che nella maggior parte di casi consistono nel catturare insetti, coltivare piante selvatiche e arricchire le nostre collezioni.
Gli sviluppatori e l’editore Neos Corporation hanno raccolto l’eredità di Yoshito Usui e hanno saputo omaggiare l’IP con una trama che ricalca l’immaginario di manga e anime. Si tratta di un prodotto da accogliere senza la pretesa di avere per le mani un’esperienza dal denso gameplay, quanto un’avventura spensierata e decisamente poco competitiva.
Vanno seguiti i dialoghi, mentre lo sguardo si perde in fondali verso cui sarebbe bellissimo dirigersi per proseguire in altre meravigliose avventure. Non male il minigioco – carrelli che sfrecciano sui binari in una miniera – che riesce a rompere forse l’eccessiva ripetitività delle giornate, cadenzate da attività bucoliche, eppure monotone. Shin chan: Shiro and the Coal Town è un titolo anzitutto rivolto ai fan della serie, mentre per i curiosi può rappresentare un valido biglietto virtuale per catapultarsi in un Giappone magico.