Prima del 2021, Mattia Montepara, Lorenzo Liguori e Dario Prencipe condividevano la stessa cerchia di amici. Da 4 anni anche la stessa azienda, Sibill. Fintech nata a Milano, appunto, nel 2021, il suo nome ricorda la Sibilla, mitologica figura greco-romana profetica dotata di capacità divinatorie. La startup che si occupa di semplificare la gestione finanziaria e amministrativa delle PMI neanche un mese fa ha annunciato la chiusura di un round Serie A da 12 milioni di euro guidato dal fondo europeo di venture capital Creandum, con la partecipazione di Keen Venture Partners e altri business angel italiani e internazionali. Un finanziamento che si aggiunge ai 6,7 milioni di euro già raccolti finora. Un’idea nata per caso, da conoscenze in comune, che oggi aiuta altre startup e PMI nella complessa gestione delle proprie risorse finanziarie attraverso la centralizzazione di fatture, pagamenti, scadenze e movimenti bancari, in un’unica piattaforma. Ecco che cosa ci ha raccontato il team che adesso punta tutto sulla crescita e sull’espansione.

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Come e quando è nata Sibill?
L’idea è nata nel 2021 da un’intuizione semplice ma potente: le piccole imprese italiane, che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese, fanno un’enorme fatica a tenere sotto controllo la propria situazione economica e finanziaria, pur essendo il cuore pulsante dell’economia nazionale. Ci siamo resi conto che la mancavano strumenti digitali semplici, accessibili ed efficaci per gestire in modo moderno l’amministrazione e la finanza aziendale. Col tempo, questa riflessione si è trasformata in un’idea che ha preso la forma di un progetto comune: Sibill.
In particolare, di che cosa vi occupate?
In un contesto in cui le PMI costituiscono il 75% della forza lavoro privata e generano circa due terzi del PIL del Paese, Sibill si propone come uno strumento digitale accessibile e immediato, pensato per supportare concretamente gli imprenditori nella gestione della liquidità, nella previsione dei flussi di cassa e nel prendere decisioni informate. Le piccole imprese, infatti, si affidano spesso a fogli di calcolo o strumenti manuali per analizzare e pianificare la propria situazione amministrativa e finanziaria, ma questo procedimento, oltre a essere molto lento è anche spesso causa di errori dovuti all’attività manuale e ripetitiva. E nella maggior parte dei casi è lo stesso imprenditore a gestire in prima persona questi aspetti, sottraendosi tempo prezioso.

Il nome è molto particolare, perchè avete scelto Sibill?
Ci siamo ispirati alla Sibilla, figura della mitologica greco-romana capace di interpretare i segni e prevedere il futuro. Allo stesso modo, Sibill aiuta chi fa impresa ad avere una visione chiara e a prendere decisioni consapevoli.
Voi founders come vi siete conosciuti?
Come spesso accade, tutto è cominciato grazie a conoscenze in comune. A parte questo, eravamo (e siamo) estremamente diversi, sotto molti aspetti. Quando abbiamo iniziato a pensare a Sibill avevamo competenze diverse ma complementari: io arrivavo dal mondo del business management e del marketing; Lorenzo aveva una forte sensibilità di prodotto, unita a una solida preparazione economico-finanziaria; Dario portava con sé una profonda esperienza in data science e intelligenza artificiale. Anche i nostri percorsi professionali erano diversi – fatta eccezione per Dario e Lorenzo, che avevano già lavorato insieme nella fintech Credimi. Io, in quel periodo, ero in Everli; Lorenzo era Product Manager in Klarna; Dario, Business Intelligence Engineer in Amazon. Competenze, aziende e settori differenti, eppure tutti avevamo maturato esperienze che ci avevano a poco a poco portato a conoscere da vicino le piccole e medie imprese italiane e a osservare con occhi nuovi le loro reali esigenze. Così abbiamo iniziato a immaginarci una piattaforma unica, intuitiva e automatizzata, capace di integrare da un lato i dati bancari e dall’altro quelli di fatturazione. Dopo una prima fase di analisi del mercato e di validazione dell’idea. Poi abbiamo deciso di lasciare i nostri impieghi da realtà come Everli, Klarna e Amazon, per dedicarci a tempo pieno a Sibill.
Siete andati avanti con il vostro obiettivo iniziale o è cambiato qualcosa in corsa?
La nostra missione è stata sin dall’inizio quella di semplificare la gestione amministrativa e finanziaria delle PMI con la tecnologia. In pratica, volevamo sviluppare uno strumento capace di offrire alle imprese una visione chiara e in tempo reale della propria liquidità, che le aiutasse a tenere in ordine i propri conti e a prendere decisioni rapide e accurate. Un traguardo che è stato raggiunto già nel primo anno di attività, grazie ai primi clienti che ci hanno dato fiducia, e un obiettivo che continuiamo a perseguire anche oggi che abbiamo 2.700 aziende clienti, imprenditori e imprenditrici da tutta Italia che dichiarano con Sibill di risparmiare in media circa 5 ore a settimana e che possono dedicare ad attività a maggior valore aggiunto. Il tutto, riducendo al minimo gli errori tipici della gestione manuale dei conti. Ma non ci siamo fermati qui. Continuiamo ogni giorno a sviluppare nuove funzionalità in piattaforma, frutto dell’ascolto e dei feedback dei clienti, e stiamo lavorando a una soluzione dedicata ai commercialisti per semplificare e automatizzare la contabilità aziendale delle piccole e medie imprese. L’obiettivo è rendere Sibill la soluzione di riferimento per gestire l’intera area finanziaria e amministrativa delle PMI italiane, mantenendo la semplicità d’uso e il design intuitivo che la caratterizzano da sempre.

Dopo il round, oggi, quali sono i vostri obiettivi?
Il capitale raccolto, 12 milioni di euro dal fondo europeo di venture capital Creandum, con la partecipazione di Keen Venture Partners, ci permetterà di accelerare su due fronti principali: l’espansione del nostro mercato di riferimento, e il potenziamento della nostra attuale piattaforma. In particolare, stiamo investendo nello sviluppo di una nuova nuova soluzione, pensata per aiutare i commercialisti ad automatizzare la contabilità per le piccole e medie imprese. Tramite l’automazione di attività come la raccolta dati, le registrazioni contabili e la riconciliazione bancaria, Sibill consentirà, infatti, a migliaia di studi di commercialisti in tutta Italia di chiudere le contabilità in tempi molto più rapidi, aumentando la produttività e riducendo i costi operativi. Allo stesso tempo, siamo al lavoro per accelerare lo sviluppo della piattaforma, con l’introduzione di nuove funzionalità per automatizzare i pagamenti di tasse, fornitori e dipendenti, permettendo di completarli in blocco senza inserimenti manuali e rischio di errori. Per accompagnare questa crescita, investiremo fortemente nella ricerca di nuove persone nel team. Inoltre, continueremo a costruire partnership strategiche con studi, consulenti, software house e associazioni di categoria, con l’ambizione non solo di far crescere Sibill, ma di contribuire alla diffusione di una cultura digitale più solida tra le piccole e medie imprese italiane.
Lato team, ma anche più in generale, come pensate di evolvere?
Dal 2022 siamo passati da un team di 5 persone a oltre 50 professionisti oggi, con l’obiettivo di superare i 100 entro la fine del 2025. Un’evoluzione che riflette l’ambizione e la velocità con cui stiamo crescendo. Stiamo, infatti, rafforzando tutte le aree strategiche: da sales, a prodotto, ma anche area tech e data, fino all’assistenza clienti, per noi un asset centrale e che vogliamo garantire anche in fase di forte crescita. Oltre a realizzare una soluzione dedicata ai commercialisti per gestire in modo semplice e automatizzato la contabilità delle PMI, stiamo potenziando la piattaforma attuale con nuove funzionalità per renderla ancora più completa: un unico spazio dove gestire tesoreria, pagamenti (incluse fatture e F24), scadenze, riconciliazioni automatiche e previsionale.
In particolare, quali nuove funzionalità state implementando?
Fin dal primo giorno, efficienza e ottimizzazione delle risorse sono stati i nostri principi guida. Abbiamo sempre lavorato con ambizione, obiettivi chiari e una pianificazione rigorosa; è questo approccio che ci ha portato fino a qui, e che continueremo a iterare. A ogni decisione ci chiediamo: “C’è un modo più efficiente e pragmatico per farlo?” Dove possibile, integriamo l’intelligenza artificiale per migliorare i nostri processi interni e ridurre i costi operativi. Sul prodotto, invece, oltre allo sviluppo della nuova soluzione pensata per i commercialisti, stiamo lavorando al rilascio di numerose funzionalità per rendere Sibill ancora più completa. Dopo aver introdotto la possibilità di fare pagamenti direttamente in piattaforma a febbraio, presto arriveranno delle novità legate a pagamenti e fatturazione: tra queste, il pagamento automatico degli F24, i pagamenti massivi e la sincronizzazione automatica dei dati da PDF grazie a OCR — solo per citarne alcune.
Quale potrebbe essere il futuro di Sibill?
Vogliamo diventare la soluzione di riferimento per imprese e commercialisti nella gestione di contabilità, amministrazione e finanza. Nei prossimi mesi vogliamo crescere. Tanto. Crediamo che ci sia un’enorme opportunità di business: conosciamo bene le esigenze delle piccole e medie imprese italiane e siamo convinti di poter contribuire concretamente alla loro crescita, aiutandole a diventare più produttive e competitive. Allo stesso tempo, generiamo un impatto positivo sulla digitalizzazione e la modernizzazione finanziaria delle PMI italiane, e, di conseguenza, sull’intero Paese.