Angelo Rigillo di Enel e Pierluigi Morsaniga di Thales Alenia Space a #SIOS Sicily parlano di ecosistemi innovativi tra spazio e terra
Che ruolo ha l’ecosistema siciliano nel panorama dell’innovazione nazionale? “Mettendo a disposizione competenze, crowdsourcing e 10 innovation hub nel mondo, dislocati tra l’America e l’Europa, di cui tre in Italia a Pisa, Milano e Catania, oltre a quello di Tel Aviv, diamo una forte spinta all’ecosistema dell’innovazione, anche in Sicilia – ha affermato Angelo Rigillo, Head of Open Innovation Hubs and Startups di Enel – Il tema del coraggio è fondamentale: ce l’hanno le piccole aziende ma devono averlo anche le grandi. Dobbiamo migliorare nel coraggio di scalare le loro soluzioni. Nei nostri hub attiriamo aziende locali che testano le loro idee nell’ecosistema globale; siamo un polo attrattivo a livello globale con infrastrutture e hardware. In Enel Innovation Hub, il locale diventa globale e il globale offre un ecosistema altamente specializzato. La ricetta è continuare ad avere persone emozionabili ed essere bravi a emozionarle con qualcosa”.
“La ricetta è continuare ad avere persone emozionabili ed essere bravi a emozionarle con qualcosa”
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Innovazione tra spazio e terra, un connubio vincente
Quanto incidono nella nostra vita reale le esplorazioni spaziali? E come cambiano la nostra quotidianità? Ne ha parlato Pierluigi Morcianiga di Thales Alenia Space a SIOS Sicily: “La partecipazione attiva al programma Artemis 1 ha dato un ruolo di primo piano nell’obiettivo di ritorno sulla luna, che richiede una grande quantità di energia la quale deve essere generata principalmente dal sole ma deve anche essere trasferita. Scienza e tecnologia sono un binomio indissolubile. Le ricadute dell’esplorazione spaziale sono già visibili oggi nella nostra quotidianità con la geolocalizzazione e le comunicazioni globali ma, allo stesso tempo, anche app utilizzate nello spazio sfruttano la tecnologia per applicazioni terrestri contestualizzate e rese adatte ai vincoli che si presentano nell’ambiente spaziale. Questa doppia ricaduta potrebbe portare a soluzioni ottimali in cui due segmenti coesistono: spazio e terra, tenendo conto delle ultime innovazioni nei settori delle energie rinnovabili”.