Fondata dal CEO, Francesco Fichera, la startup, tra le realtà dello StartupItalia Village all’Università Bocconi, ha sede a Catania e aiuta le aziende a migliorare il rapporto con il pubblico attraverso i videogame
Da Vienna a Catania. A Francesco Fichera, l’idea di creare una soluzione per avvicinare nuovi clienti alle aziende, grazie all’utilizzo dei videogiochi, viene a dicembre del 2019, quando si trova nella capitale austriaca per lavoro. A febbraio del 2021, quella idea si trasforma in un progetto concreto, che prende il nome di Blaster Foundry. Per lanciare la società, Fichera torna nella sua Sicilia e sceglie come sede Catania. La stessa città nella quale, pochi anni prima, aveva approfondito le tecniche di marketing rivolte alle nuove generazioni, lavorando nella startup Creation Dose.
La decisione di fondare Blaster Foundry al Sud, raccontava il CEO a StartupItalia, in occasione di #SIOS22 Summer Edition, deriva da una visione precisa. “Compresi che l’Italia e la Sicilia sono un vanto per le aziende estere, che importano i nostri prodotti. Nacque così in me la volontà di smetterla di creare valore fuori casa, ma tornare e creare un’azienda nell’industria che amo di più, quella del gaming“. La società è tornata allo StartupItalia Open Summit, dove ha preso parte allo StartupItalia Village, in occasione di #SIOS22 Winter Edition in Bocconi, e il suo CEO ha raccontato le ultime novità sulla startup.
Crescita imprenditoriale e nuovi clienti, il 2022 di Blaster Foundry
Quando nasce il vostro progetto e da dove ha origine l’idea?
La volontà di creare una startup nell’ambito del gaming nasce a dicembre del 2019 a Vienna, ma la Blaster Foundry che esiste oggi è frutto di un ritorno a Catania. La sua costituzione è avvenuta a febbraio del 2021.
Da chi è composto il vostro team e quali sono le competenze più richieste nella vostra attività?
In questo momento, il nostro team è formato da sette persone a tempo pieno e due part-time. Più di una competenza specifica, che può essere acquisita, cerchiamo nei nostri collaboratori una mentalità da startupper stacanovisti.
Quale pensate sia la caratteristica in grado di distinguere il vostro progetto da realtà simili o competitor?
Blaster Foundry è il game studio che genera legami e connessioni con la propria audience attraverso i videogiochi. Siamo verticali, con la produzione di titoli web sia verso i brand, sia verso le community e gli influencer. Abbiamo inoltre competenze tecniche in grado di distinguerci dai competitor.
“Siamo soddisfatti del 2022: il numero dei nostri clienti e il fatturato sono cresciuti”
Sul lato economico e di investimenti, a che punto è la vostra realtà? Ci sono novità in arrivo, sotto l’aspetto imprenditoriale o quello finanziario?
Nel corso del 2022, abbiamo raccolto oltre 160mila euro tra investimenti e grant. Questo ci ha permesso di superare lo status pre-seed e andare in fase di go-to-market. Abbiamo qualche bella sorpresa per il prossimo anno: penso, ad esempio, al fatto di essere stati scelti da Nana Bianca e Fondazione Cr Firenze per un loro investimenti ed essere entrati nel programma di accelerazione Hubble. Anche da un punto di vista imprenditoriale, siamo soddisfatti perché nel 2022 abbiamo visto crescere la nostra squadra e il numero dei nostri clienti, con un conseguente aumento del fatturato.
Dopo #SIOS22 Summer Edition, il 12 e 13 dicembre avete preso parte allo StartupItalia Village di #SIOS22 Winter Edition. Che esperienza è stata?
È stata un’occasione per fare networking e confrontarci con altri esperti, di settori affini e non. Abbiamo anche avuto la possibilità di apprendere nuovi modi per migliorare le nostre soluzioni.