Lo spin-off dell’Università degli Studi di Sassari ha sviluppato un materiale bioplastico idrosolubile per rivoluzionare il settore del packaging. E contrastare l’inquinamento da plastica in mari e oceani
È Relicta la startup sarda dell’anno. La vittoria è stata annunciata pochi istanti fa al termine di SIOS23 Sardinia Innovation&Lifestyle, a Cagliari, appuntamento che ha raccolto di nuovo l’eccellenza dell’innovazione presente sull’isola. Fondata nel 2020, Relicta è uno spin-off dell’Università degli Studi di Sassari.
Cosa fa Relicta
Relicta è un’azienda innovativa che ha sviluppato un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto a soluzioni di imballaggio. Ormai è tristemente nota l’emergenza inquinamento dovuta a plastiche e microplastiche: la stima è di circa otto milioni di tonnellate di rifiuti che galleggiano negli oceani ogni anno.
Con un risorsa apparentemente di scarto, Relicta sta lavorando su una specifica miscela per ottenere un film plastico trasparente e inodore. Il risultato finale, grazie alla sua composizione, è compostabile, biodegradabile e solubile. Caratteristica, quest’ultima, fondamentale perché fornisce al mercato alternative ecocompatibili che contrastano l’inquinamento ambientale.
Leggi anche: Al via Community Award, il premio per la startup più amata dai social [PARTECIPA]
A fine 2022 Relicta ha chiuso un round da mezzo milione di euro, con un’operazione a cui hanno partecipato Scientifica Venture Capital, Terra Next, l’Acceleratore di startup che opera nel settore della Bioeconomia (parte della Rete Nazionale CDP) e Vertis SGR attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer. Le risorse sono state destinate alla realizzazione del primo prototipo. L’apertura dell’impianto produttivo è stimata nel 2024.