Ultimo venerdì prima di SIOS24 Summer, a Roma il 20 giugno. Sul magazine trovate interviste, approfondimenti e storie che raccontano l’ecosistema della Capitale. In questo articolo abbiamo riunito le visioni e i commenti di quattro speaker che interverranno al Gazometro. Sono Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup, Gianluca Dettori, chairman e general partner di Primo Ventures, Giuseppe Donvito, partner di P101, ed Emilia Garito, founder e chairman di Deep Ocean Capital e di Quantum Leap.
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Gianmarco Carnovale (Roma Startup)
«È un momento in cui Roma si sta consolidando come un polo di origination per le startup. Un luogo in cui talento e ricerca si trasformano in progetti di impresa alle primissime fasi. Troviamo incubazione, pre-accelerazione, accelerazione e tech transfer». Secondo Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup, che sarà tra gli speaker a SIOS24 Summer, l’ecosistema romano sta assistendo anche a un altro importante fenomeno.
«Si consolida un polo del capitale di rischio, alternativo a Milano, che si sta qualificando su pre-seed e seed. E questo grazie a numerose entità: ci sono fondi seed, holding e club deal di investimento focalizzati su queste fasi». Quali sono i settori in cui si registra maggiore crescita a Roma? «Cleantech, sostenibilità, energia, difesa, spazio e agritech. C’è anche una concentrazione di AI e di tutto quello che riguarda il web3».
SIOS torna a Roma per incontrare l’ecosistema, con un format votato al networking e allo scambio di idee tra i vari protagonisti del settore. «SIOS è un’ottima vetrina in cui si trovano business e corporate, che può raccontare bene al Paese come l’ecosistema romano si sta caratterizzando».
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Gianluca Dettori (Primo Ventures)
«La Banca d’Italia lo ha detto nel miglior modo possibile», ha dichiarato Gianluca Dettori, chairman e general partner di Primo Ventures. Il riferimento è a quanto dichiarato nelle scorse settimane dal governatore Fabio Panetta rispetto al ruolo che investitori istituzionali – come fondi pensione e assicurazioni – dovrebbero ricoprire per far crescere il settore VC italiano. «C’è una quantità di patrimoni mostruosa, gigantesca; siamo una potenza, siamo forti, siamo una grande nazione con un risparmio privato pazzesco».
Anche Dettori sarà presente come speaker a SIOS24 Summer, il 20 giugno a Roma. «Il problema è che non siamo una nazione che non crede in se stessa, che preferisce mettere i capitali in una fabbrica tedesca, o in un fondo quotato. Poi ci stupiamo quando arriva la società americana che sbaraglia il mercato». Che ruolo gioca il contesto romano rispetto al tema fundraising? «La raccolta si fa a Roma nel venture capital perché gli istituzionali sono lì. Roma è la seconda startup community italiana».
A StartupItalia Dettori ha rivolto poi un appello. «Non parliamo più solo di startup, ma di aziende tech, di aziende leader. Questo è il tipo di narrativa che serve e che sosteniamo con Italian Tech Alliance. Bisogna far capire al mondo che in Italia ci sono sì turismo, fashion, design, ma anche tecnologia. Nel comparto innovazione l’occupazione cresce del 30% all’anno di media».
Giuseppe Donvito (P101)
Tra le voci che abbiamo raccolto nei giorni di vigilia di SIOS24 Summer, c’è anche quella di Giuseppe Donvito, partner di P101: «Negli ultimi dieci anni il VC italiano ha fatto dei passi avanti significativi anche in considerazione della quasi assenza dello stesso prima del 2013. Il supporto pubblico ma pure una graduale, anche se non ancora ottimale, attenzione dei capitali privati hanno messo le basi per una crescita del VC sia a livello startup che investitori. Indubbiamente c’è ancora da fare sia in termini di attrazione di capitali che a livello culturale».
Secondo Donvito, in merito alle parole del Governatore della Banca d’Italia, «Panetta osserva che per rilanciare la produttività servono più investimenti e più innovazione. Infatti, gli investimenti sono necessari per diffondere l’innovazione tecnologica, da cui deriva la crescita di produttività. Panetta chiarisce che serve un ambiente regolamentare che favorisca le iniziative imprenditoriali innovative, tenendo conto che la concorrenza è a livello mondiale, non semplicemente europeo o nazionale».
Opportunità come quella di SIOS24 Summer sono preziose per i soggetti che compongono l’ecosistema. Così Donvito: «L’aspettativa è che si consolidi sempre di più il concetto che solo una sana collaborazione tra tutti i componenti dell’ecosistema porta allo sviluppo dello stesso e che la trasformazione tecnologica porta a un cambio di passo e di prospettiva per l’innovazione generata dal sistema produttivo del Paese».
Emilia Garito (Deep Ocean Capital)
A SIOS24 Summer parlerà Emilia Garito, founder e chairman di Deep Ocean Capital e di Quantum Leap. Le abbiamo chiesto un commento sulla situazione competitiva italiana nello scenario internazionale rispetto ai temi di innovazione, in particolare al deep tech. «La compagine industriale di tecnologie strategiche è ancora funzionante. In alcuni ambiti come AI, fotonica e quantum siamo ai primi posti per pubblicazioni. La situazione però cambia quando si parla di brevetti depositati».
Il tech transfer, ovvero la capacità di far uscire dai laboratori potenziali idee di business per confrontarle col mercato, è una delle sfide da affrontare come Paese. «A livello di trasformazione delle eccellenze in ambito scientifico in prodotti innovativi siamo carenti: mancano i capitali. Sono ambiti molto capital intensive. Stiamo parlando di tre aree: industria, ricerca scientifica e tech transfer. Qui si costruiscono le industrie italiane del futuro».
Si tratta di investimenti a lungo termine, che daranno frutti tra 10/20 anni, ma che garantirebbero una maggiore competitività. In vista di SIOS24 Summer, abbiamo chiesto a Garito, qual è l’aspettativa riguardo al dibattito: «Mi piacerebbe ascoltare persone che hanno la capacità di mettere a terra le idee. Bisogna capire qual è il progetto industriale di costruzione di aziende del futuro».